BOLOGNA – Si apre sabato 17 ottobre una settimana che porterà Bologna, fino al 25 ottobre, all’interno del lungo cammino delle libertà e dei diritti. Proprio questa, infatti, è la tematica della Festa Internazionale della Storia, che da dodici anni propone una lettura del passato filtrato attraverso i diversi settori delle attività e delle espressioni umane, quali l’arte, la musica, la letteratura ed il teatro.
Aspetto peculiare e comune della giornate bolognesi sarà il ruolo delle scuole, dell’Università e delle associazioni culturali, che, accanto ai grandi esperti e studiosi di richiamo, potranno esibire ciò che hanno acquisito durante attività di ricerca volte a riscoprire le radici del presente, valorizzando la storia della città e del territorio o mettendo a fuoco grandi temi storici. A riconoscimento delle sue elevate finalità culturali e della sua qualità scientifica il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso il suo Alto Patronato alla XII edizione della Festa internazionaledella Storia.
L’obiettivo che la Festa si propone è quello di conoscere, tutelare e valorizzare le radici e gli antecedenti del presente, affrontando gli argomenti più dibattuti ed attuali della storiografia, ma anche legati all’ambiente, all’economia, ai costumi ed alla società in generale. La travagliata marcia delle libertà e dei diritti è passata per molte tappe ed è stata vittima di alti e bassi: solo una piena consapevolezza del nostro passato può fornire quelle solide fondamenta indispensabili per proseguire lungo questa marcia, consolidando le antiche conquiste ed avanzando verso le nuove.
Un’altra caratteristica della Festa è la sua vocazione, come si intuisce già dal titolo, non solo nazionale, ma anche internazionale. Infatti, la qualità degli eventi, la partecipazione di migliaia di protagonisti e l’ingente quantità di presenze (in undici anni ne sono state registrate 410.128) l’hanno resa la più grande manifestazione del genere in Europa, trasformando Bologna nella “capitale della Storia”. Questa volontà di superare i confini nazionali sarà arricchita quest’anno dal primo premio Novi cives: costruttori di cittadinanza, elargito dal Centro internazionale di Didattica della storia e del Patrimonio e dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna. Il prestigioso riconoscimento sarà conferito il 25 ottobre al premio Nobel per la pace del 2003 Shirin Ebadi.
Per chi fosse interessato questo è il link per il programma della Festa: http://www.festadellastoria.unibo.it/programma/programma-2015
Lorenzo Guasco
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