Tre persone arrestate, 25 indagate, oltre 3400 controllate, 42 violazioni amministrative contestate e decine di veicoli ispezionati. Sono questi i risultati dell’attività del compartimento di polizia ferroviaria dell’Emilia Romagna nella settimana appena trascorsa, che ha visto impegnate sull’intero territorio regionale 380 pattuglie della specialità in uniforme e in abiti civili con 69 treni presenziati.
Gli arresti sono stati effettuati dagli agenti, del posto, di polizia ferroviaria di Parma nei confronti di un cittadino del Bangladesh, rintracciato per un ordine di carcerazione pendente inerente un residuo pena da scontare di quasi 8 mesi, mentre a Reggio Emilia, in stazione, un cittadino pakistano è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di oggetti atti ad offendere.
Nella stazione di Bologna Centrale, gli agenti della polizia ferroviaria sono intervenuti per bloccare un cittadino sudanese che, dopo avere aggredito il personale ferroviario in servizio su un treno in arrivo, poiché non in regola col biglietto, tentava di darsi alla fuga. Lo stesso veniva raggiunto nel momento in cui provava a servirsi di un taxi per allontanarsi e condotto presso gli uffici della polizia ferroviaria in stazione, dopo aver tentato anche di aggradire gli agenti con calci e pugni.
Pertanto, veniva tratto in arresto per i reati di resistenza e lesioni finalizzate alla resistenza a pubblico ufficiale. Le denunce sono relative a vari reati quali: violazione delle norme riguardanti il soggiorno degli stranieri in Italia, detenzione di sostanza stupefacente, danneggiamento, furto, armi, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, false attestazioni sull’identità personale.
Nella giornata di sabato 27 Febbraio nella stazione di Bologna sono stati effettuati, in sinergia con il dispositivo dispiegato dalla locale Questura sul territorio cittadino, controlli straordinari finalizzati alla verifica del rispetto della normativa restrittiva degli spostamenti della “zona arancione rafforzata”.
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