SIRACUSA – Muove i primi passi in città il progetto Tech Town, dedicato allo sviluppo di un’economia digitale. Il progetto è finanziato dal programma europeo Urbact III, che sostiene iniziative innovative e sostenibili in campo economico, sociale e urbanistico. Siracusa, che ha già partecipato ai due precedenti programmi Urbact, nel progetto Tech Town fa parte di una rete di sei città che ha come capofila l’inglese Barnsley ed è composta anche da San Sebastian (Spagna), Gavle (Svezia), Cesis (Lettonia) e Nyiregyhaza (Ungheria). Il primo passo è stato compiuto nei giorni scorsi con l’incontro tra l’assessore all’Innovazione, Valeria Troia, il responsabile dell’Ufficio programmi complessi, Giuseppe Di Guardo, alcuni componenti del gruppo di Smart Lab e Tracey Johnson, esperta di imprese creative e digitali a livello locale, nazionale e internazionale e coordinatrice del progetto Tech Town per Barnsley. Presente alla riunione anche Alison Patridge, esperta di progetti e programmi europei, con più di 20 anni di esperienza nel settore del Fondo sociale europeo, dei fondi di sviluppo regionale e dei programmi di cooperazione territoriale come Urbact e Interreg. L’incontro, condotto da Caterina Timpanaro, coordinatrice del gruppo di supporto locale di Tech Town, ha registrato la partecipazione di portatori di interesse dell’economia, delle imprese, della formazione (Confindustria, CNA, Impact Hub, Etna Hi Tech, TIM, Istituto Chindemi, Istituto Rizza) maggiormente interessati a cogliere le opportunità della tecnologia digitale.
Sono stati presentati in modo dettagliato obiettivi e azioni del progetto TechTown e definite, insieme agli stakeholders locali, le sfide che la città di Siracusa vuole affrontare condividendo visioni e aspettative per i prossimi passi. «Le economie digitali oggi rappresentano un volano di sviluppo importante, tanto a livello nazionale quanto comunitario», afferma l’assessore Troia. «Il sistema Paese – prosegue – volge al digitale e, di conseguenza, allo sviluppo di una cultura specifica. Nel breve periodo, saremo travolti da una rivoluzione nel campo della fruizione e dell’accesso ai servizi, e servirà acquisire le opportune competenze. Il progetto Tech Town ci consentirà, in questo panorama, da un lato di costruire una fitta rete di stakeholder nel territorio, dall’altro di strutturare un piano di sviluppo digitale da attuare step by step tanto all’interno della pubblica amministrazione quanto nel territorio». In tutta Europa, sono state solo 21 le reti dichiarate vincitrici su un centinaio di proposte presentate. Tech Town è una di queste e procederà per passaggi successivi affrontando le varie sfide connesse all’economia digitale: l’aumento dei digital jobs; 2 l analisi degli acquirenti e dei fornitori di servizi pubblici; l’integrazione tra smart cities e agenda dell’economia digitale; la formazione di talenti e competenze stabili; la governance di un sistema tutto da definire. «Questa prima fase dedicata alla progettazione – conclude l’assessore Troia – durerà 6 mesi e conduce verso l’implementazione. Questa sarà lunga 2 anni e si concretizzerà con l’elaborazione di un piano di azione locale. E trattandosi di economia digitale non potremo che utilizzare per tutto il periodo tecnologie digitali, cercando di sfruttarne al massimo le potenzialità per collaborare e co-creare».
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