Sono due gli episodi di violenza che hanno portato all’arresto dei sei ragazzi. Seguendo il loro modus operandi, le risse iniziavano dentro i locali e poi venivano continuate all’esterno. Le aggressioni, entrambe avvenute nel cuore della notte, sarebbero connesse da un nodo comune: la “semplice” violenza gratuita. Gli indiziati, tutti giovanissimi, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Tra loro ci sarebbe anche un minore per il quale è stata attivata la procedura prevista dal Tribunale per i Minori, e un settimo individuo sarebbe ancora ricercato.
Il primo episodio di brutalità, si consuma la sera dell’11 febbraio. In una discoteca viene organizzata una festa di carnevale. Una ragazza, in compagnia del fidanzato e di alcuni parenti, viene avvicinata dal giovane ancora ricercato dalla polizia. Quest’ultimo le strappa via il cerchietto dalla testa. Il tentativo di “corteggiamento” scatena dapprima la reazione del fidanzato della ragazza e subito dopo quella del gruppo di delinquenti che, come si può vedere dalle immagini della videosorveglianza, iniziano un pestaggio senza pietà a danno dei presenti causando lesioni a quattro persone.
Il 2 marzo, venti giorni più tardi, accade un episodio analogo. Uno studente universitario fuori sede viene aggredito all’interno di un’altra discoteca, da un ragazzo sicuro dell’appoggio di un gruppo di circa venti persone. Anche questa aggressione viene ripresa dalle telecamere di sorveglianza, e avrà una massiccia diffusione su Tik Tok. Questo, avrebbe aiutato all’identificazione dei soggetti coinvolti. Spiega il vice Questore Maria Cristina Fatuzzo: “Il monitoraggio dei social network è stato fondamentale perchè ci ha aiutato a individuare alcuni degli amici degli autori dei fatti. Alcuni degli indumenti indossati dai protagonisti, tutti supergriffati, sono stati riconosciuti e sequestrati. tramite proprio la visione di questi video. Una circostanza che da maggiore conforto all’impianto accusatorio che abbiamo costruito“.
La vittima sotto shock, fortunatamente ha riportato solo un trauma cranico lieve e guaribile in una settimana, ma non è riuscito a dare alcuna spiegazione alle autorità sulle motivazioni che avrebbero scatenato l’aggressione.
Gli autori delle due risse sono stati individuati a seguito delle indagini condotte la Squadra mobile della Questura e arrestati in esecuzione di provvedimenti applicativi di misure cautelari emessi dal GIP del Tribunale di Catania su richiesta della Procura. I ragazzi, nonostante la giovane età, sono già noti alle forze dell’ordine a causa di reati legati ad armi e agli stupefacenti. Tre degli indiziati, avrebbero anche legami di parentela con famiglie della criminalità organizzata. Ma sembra non esserci nessuna motivazione specifica nelle loro azioni.
In seguito alle aggressioni, oltre l’arresto agli indagati sarebbero stato notificato il Daspo Willy, ovvero il divieto di accesso a locali pubblici, emesso dal Questore Bellassai. Il divieto in questione in questo caso, avrebbe la durata di tre anni, ed è stato esteso a tutte le discoteche e locali di pubblico intrattenimento dell’intera provincia di Catania.
Fonte foto in evidenza: CATANIATODAY
Riccardo Nobile
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