Non hanno fatto in tempo a “finire” il lavoro i due catanesi che, nel bel mezzo di un “prelievo” su una Fiat 500 X grigia, sono stati disturbati dall’intervento risolutivo dei Carabinieri del Radiomobile di Gravina di Catania.
Al riguardo, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione disposti dal Comando Provinciale di Catania, volti a contrastare ogni forma d’illegalità diffusa, tra cui, in particolare, i cosiddetti “reati predatori”, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato un 33enne catanese per il reato di “furto aggravato in concorso”.
In particolare, la “gazzella”, nel tardo pomeriggio, è stata inviata dalla Centrale Operativa presso il parcheggio di un parco commerciale della zona, dove un passante aveva segnalato un furto su una macchina ancora in atto.
Ed in effetti, raggiunta l’area indicata nel giro di qualche minuto, i Carabinieri hanno subito visto una Fiat 500 X di colore rosso con il cofano anteriore aperto e con un uomo al posto di guida, accostata ad un’altra Fiat 500 X di colore grigia, mentre, una seconda persona era intenta a trafficare sui fari anteriori di quest’ultima.
Immediato quindi l’intervento della pattuglia, subito notata dall’uomo intento a lavorare sul mezzo che, ovviamente, ha abbandonato sul posto quanto aveva già smontato, per scappare tra le altre auto parcheggiate fino a far perdere le sue tracce fuori dal parcheggio.
Nel frangente, un altro equipaggio della locale Stazione Carabinieri fatto convergere sul posto, ha dato immediato ausilio ai colleghi del Nucleo Radiomobile che hanno invece bloccato e messo in sicurezza l’altro uomo, identificato il 33enne, sorpreso ancora alla guida della Fiat 500X rossa.
Perquisita l’auto utilizzata dai due ladri, i militari dell’Arma hanno trovato nel vano porta oggetti un utensile usato solitamente dai malviventi per forzare le auto.
Il 33enne è stato quindi arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato la misura, mentre continuano le indagini per identificare il fuggitivo.
I malviventi, avrebbero senz’altro portato a termine il furto dei fari, per un valore stimato di oltre €1000, se non fossero stati interrotti dal rapido intervento dei Carabinieri.
L’attività in esame si inserisce nel solco della mirata campagna di contrasto ai furti di parti di autovetture o motoveicoli, destinati alla vendita nel mercato nero di pezzi di ricambio, avviata dal Comando Provinciale di Catania dal gennaio dello scorso anno, e ancora pienamente in corso, con risultati operativi sicuramente significativi.
I militari dell’Arma infatti, sia in città che in provincia, hanno finora operato 9 arresti in flagranza e 31 denunce a piede libero (compresa quella odierna), contestando in alcuni casi anche violazioni in materia ambientale, connesse alla gestione e smaltimento dei rifiuti speciali.
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