I Carabinieri della Compagnia di Randazzo in collaborazione con i colleghi del Nucleo Anti Sofisticazione e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania hanno effettuato un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dell’illegalità diffusa, nel cui ambito sono state controllate diverse attività commerciali, con la finalità di verificare la corretta applicazione delle norme in materia di igiene e sanità ed in materia edilizia.
All’esito di una pregressa e minuziosa attività investigativa, i Carabinieri hanno denunciato tre randazzesi per “invasione di terreni”, “abusivismo edilizio” e ” inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”, un 58enne, in atto detenuto presso il Carcere di Catania Bicocca per altra causa, un 36enne, in atto detenuto presso il carcere di Agrigento per altra causa, e un 65enne con obbligo di soggiorno a Perugia.
Il terzetto, già da qualche anno, introducendosi abusivamente e di fatto utilizzando un terreno, in contrada “Dagalalonga” di proprietà del comune di Randazzo, peraltro sottoposto a vincolo paesaggistico e ricadente in un’area del “Parco dell’Etna”, ha realizzato nel tempo una costruzione abusiva adibita a ricovero per animali composta con pannelli in amianto ed altre strutture precarie assemblate con lo stesso scopo.
Le verifiche preventive effettuate presso alcune attività commerciali del comune di Randazzo hanno riguardato, in particolare, un’attività di somministrazione di cibi e bevande la cui titolare, una 26enne del posto è stata denunciata per “violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”.
I Carabinieri hanno riscontrato la presenza di un impianto audiovisivo ed altre apparecchiature senza preventivo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali e in carenza di autorizzazione rilasciata dall’Ispettorato del Lavoro di Catania. La donna ha anche omesso di sottoporre un lavoratore alla prevista sorveglianza sanitaria per l’idoneità alla mansione. Le sanzioni amministrative irrogate per le violazioni rilevate ammontano complessivamente a 6.100 euro.
All’esito di analoghi controlli, effettuati presso un’attività di ristorazione, i militari dell’Arma hanno denunciato per “violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro” il titolare, un 26enne di Bronte, perché ha installato all’interno dei locali dell’attività impianti audiovisivi ed altre apparecchiature in assenza di accordo sindacale e di autorizzazioni dell’Ispettorato del Lavoro. Tali violazioni hanno comportato per lui sanzioni amministrative per un importo di 1.500 euro.
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