Il maltempo da giovedì pomeriggio fino alla notte di ieri ha flagellato Catania e buona parte della sua provincia. In molti si sono preoccupati in città per paura di rivivere l’incubo già vissuto qualche settimana fa, con danni irreversibili all’interno del capoluogo etneo. Ragionando in termini di proporzioni, per fortuna non si è arrivati al quel punto, ma fino alle prime luci dell’alba di ieri gli allagamenti sono stati moltissimi. Intanto la via Etnea per qualche ora è tornata a essere quel fiume già visto nei giorni della paura, con qualche auto rimasta impantanata.
Oltre a ciò, la caduta di calcinacci ha impegnato i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale del capoluogo etneo. La zona ovest della città, compresa tra il quartiere di Monte Po’ e il comune di Misterbianco, per la precisione in corso Carlo Marx, luogo in cui termina la circonvallazione provenendo dal mare, ha visto l’acqua giungere a livelli elevati e gli interventi dei Vigili del Fuoco per lo svuotamento di locali e per prosciugare il selciato stradale si sono protratti fino alla giornata di ieri.
La pioggia battente ha arrecato non pochi danni anche alla zona sud di Catania. In primis quella nei pressi dell’aeroporto, compresa tra i quartieri San Giuseppe La Rena e Santa Maria Goretti, nei quali diverse abitazioni sono arrivate ad allagarsi, ma non solo. Gli interventi dei pompieri hanno avuto luogo anche nel tratto della Strada Statale 114 che scorre in parallelo al lungomare della Playa, noto come viale Kennedy.
Infine, anche le persone residenti nei comuni appartenenti alla parte meridionale della provincia hanno vissuto momenti di tensione non indifferente, in particolar modo Caltagirone, Mazzarrone e Ramacca.
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