Il 9 aprile sarà una data che difficilmente verrà dimenticata, è quella che segna l’esclusione dal campionato del Calcio Catania. Tutti i i tifosi avevano sperato nel mantenimento. almeno, del titolo sportivo ma purtroppo l’epilogo è stato amaro nonostante gli sforzi di alcuni sponsor che hanno provato fino all’ultimo di far completare la stagione agli uomini di Baldini, un gesto che questo gruppo meritava dopo tutto quello che aveva fatto fino al momento mettendo anima e cuore nonostante tutti i problemi.
Tutto inizia quel 22 dicembre quando il Tribunale del capoluogo etneo dichiara fallita la società del Calcio Catania. Nonostante questa batosta si decide comunque di concedere l’esercizio provvisorio e affidare tutto quanto ai curatori fallimentari in attesa di qualche imprenditore che possa almeno salvare il ramo aziendale. Proprio in quest’ottica sempre il Tribunale indice una prima asta con il valore iniziale di un milione di euro dove, però, non si presenta nessuno. Lo stesso vale per quella successiva dove il valore viene dimezzato ma all’ombra c’è Benedetto Mancini: è proprio l’imprenditore romano a vincere ad aggiudicarsi l’asta il 15 marzo.
Da li inizia tutto l’iter per completare tutte le questioni burocratiche. Mancini istituisce la FC Catania, indice una conferenza stampa dove spiega quale sarà il suo progetto. La mossa finale è quella del rogito che, purtroppo, per molti motivi non è arrivato per problemi che forse nessun tifoso si spiegherà mai.
Il Tribunale prende atto della non presenza di Mancini e nella giornata di ieri dichiara concluso l’esercizio provvisorio che in precedenza doveva terminare il 19 aprile.
Ora il futuro è incerto ma tutte le istituzioni avranno il dovere di trovare un progetto serio che possa far ripartire nei migliori dei modi il calcio e lo sport a Catania che, negli ultimi anni, è stato al di sotto delle aspettative.
Alessandro Zappalà
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