Spazzatura nei pressi del cimitero del Commonwelth di Catania, Cardello: “Un affronto alla memoria di quasi tremila soldati”.
Il degrado e l’abbondono dell’area che circonda il cimitero del Commonwealth di Catania – dove “riposano” i corpi di oltre tremila soldati alleati che hanno perso la vita durante la seconda guerra mondiale – lo si capisce immediatamente dall’ingresso in contrada di Passo del Fico. Un vero e proprio affronto alla memoria dei caduti, che getta cattiva luce su una zona dall’enorme significato storico, annualmente visitata da centinaia di turisti.
Il consigliere comunale Andrea Cardello, sollecitato dalle tantissime segnalazioni ricevute, chiede un piano di pulizia straordinaria dell’area intorno al cimitero del Commonwelth di Catania. Qui, dove riposano i quasi tremila soldati dell’esercito alleato caduti durante la seconda guerra mondiale, la strada che porta al luogo della memoria è disseminata da montagne di rifiuti.
“Criminali che qui scaricano tonnellate di materiali anche infiammabili con conseguenze irreparabili qualora scoppiasse un incendio. Serve immediatamente un piano di pulizia radicale per ridare decoro a un sito di grande significato storico, visitato annualmente da tanti turisti stranieri e parenti dei soldati alleati qui sepolti. In seguito la strada va dotata di telecamere di sicurezza per punire chi vuole trasformare questa zona in un enorme pattumiera a cielo aperto“.
Il Cimitero militare del Commonwealth di Catania fu il primo ad essere costruito nel territorio siciliani, seguito dai cimiteri di Siracusa e Agira.
Conosciuto dagli autoctoni semplicemente come “cimitero inglese”, il cimitero del Commonwealth è noto per “ospitare” le tombe dei soldati alleati caduti in Sicilia, nelle fasi finali della campagna d’Italia durante la Seconda guerra mondiale Molti di loro morirono nei feroci combattimenti disputati a Catania e durante la battaglia del Simeto (combattuta tra il 14 e il 22 luglio 1943)
In totale, il cimitero contiene i resti di 2.135 soldati. Al suo interno è presente un registro con i nomi di tutti i soldati lì sepolti, anche se 113 di loro non sono ancora stati identificati.
Fonte foto: AbcSicilia
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