Catania ha due facce: è la bellissima città costiera, ricca di cultura e amata dai turisti, ma è anche una delle città peggiori per la qualità della vita. Nel 2021 si è classificata in posizione 102 su 107, con grandi lacune riguardo ad ambiente e servizi. Tuttavia, il 2022 fa ben sperare il futuro: la città sta facendo i primi passi decisi nel suo cammino verso la mobilità sostenibile.
La metro di Catania è stata inaugurata nel 1999, quando contava appena 6 fermate… e oggi ne conta poche più. Lo stesso vale per i treni, rimasti invariati da allora. Una tratta troppo piccola, con orari troppo scomodi e non pochi guasti e disagi, l’ha resa tutt’altro che un punto di riferimento per la mobilità cittadina. Sembra però che questa fase di stallo, durata oltre 20 anni, stia volgendo al termine. Quest’anno è stato segnato dall’arrivo di nuovi treni, l’annuncio di nuove stazioni e l’estensione degli orari di apertura.
Presto potremmo dire addio alla piccola linea di 7km a cui siamo abituati: nei prossimi 5 anni il percorso si allargherà fino a comprendere 27 stazioni per un totale di 30 km.
Sono state annunciate due nuove tratte, la cui costruzione verrà ultimata entro il 2026. La prima, annunciata già nel 2021, è la Paternò-Misterbianco, con le fermate Gullotta, Belpasso, Valcorrente, Giaconia e Ardizzone. La seconda invece, collegherà piazza Stesicoro e l’Aereoporto e comprenderà 8 stazioni (San Domenico, Vittorio Emanuele, Palestro, San Leone, Verrazzano, Librino, Santa Maria Goretti, Fontanarossa).
Già questo autunno saranno aperte le stazioni Fontana e Monte Po.
Fonte: Catania Mobilita
Negli ultimi giorni è arrivata la notizia tanto auspicata dai catanesi: dal prossimo autunno la metro abbandonerà il suo classico orario 7-21 e resterà attiva fino a mezzanotte, con corse ogni 10 minuti. Un respiro di sollievo per chi torna tardi da lavoro, ma non ancora per la movida catanese che, soprattutto il fine settimana, necessiterebbe di orari più estesi.
La sharing mobility è una realtà consolidata da diversi anni, ma per Catania è ancora una novità. Lo scorso dicembre sono approdate le prime app di sharing – Lime, Helbiz e Dott – riempiendo la città di monopattini elettrici. Adesso anche AMTS si è mobilitata per accelerare la transizione green. Il progetto si chiama TU-GO e prevede la costruzione di 37 ciclostazioni (di cui 13 già operative). Questo permetterà ai catanesi di usufruire di un servizio di bike sharing capillare, a prezzi particolarmente invitanti: la tariffa è stata fissata a 2 euro per mezza giornata di utilizzo. Sarà invece gratuito per chi esibisce l’abbonamento o il biglietto AMTS o il biglietto del parcheggio).
Fonte: Focus Sicilia
Fonte: AMTS Catania
Il car sharing rimane un punto debole per Catania. Dopo l’abbandono forzato di Enjoy, in città è rimasto solo un operatore: AmiGO. Attivo anche nel bike sharing, offre ai cittadini 50 vetture e 40 parcheggi: comodo, ma non abbastanza. Se consideriamo l’estensione e la conformazione del territorio catanese, il car sharing è un servizio fondamentale per i cittadini. La maggior parte dei paesi etnei resta ancora tagliata fuori dal disegno di mobilità sostenibile e gli abitanti hanno poche alternative alle proprie vetture private, dato che i percorsi sono difficilmente percorribili in bici o in monopattino e la metro è del tutto assente.
Rimettersi al passo con le grandi metropoli europee non sarà una sfida facile, ma sembra che Catania ci stia mettendo tutte le buone intenzioni per farlo. Ci auguriamo che questi siano solo i primi passi, e che Catania riesca presto ad offrire ai suoi cittadini una vita che renda giustizia alla sua bellezza. Da qualche parte si dovrà pur cominciare…
Alice Maria Reale
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.