Nella notte del 4 maggio, la polizia di Lecco, in collaborazione con la questura di Catania, ha eseguito una perquisizione e un sequestro a Calolziocorte, in provincia di Lecco, nei confronti del trapper Mouhib Zaccaria, 23 anni, conosciuto con il nome d’arte “Baby Gang”. Il giovane artista è attualmente indagato per aver violato le prescrizioni previste dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli imponeva limiti agli spostamenti sul territorio nazionale.
L’inchiesta, condotta dalla squadra mobile di Catania, si è concentrata su quanto avvenuto la notte del 2 maggio, quando Baby Gang si sarebbe esibito alla manifestazione musicale “One Day Music” presso la Plaia di Catania. Durante il concerto, il trapper avrebbe effettuato una videochiamata con Vincenzo Pandetta, alias Niko, detenuto nel carcere di Rossano, utilizzando un telefono cellulare, in aperta violazione delle misure imposte.
Durante la perquisizione domiciliare, la polizia ha sequestrato uno smartphone, che nei prossimi giorni sarà sottoposto ad accertamenti forensi.
Successivamente, il questore di Catania ha emesso nei confronti di Baby Gang un foglio di via obbligatorio, che gli vieta di soggiornare nel capoluogo etneo per i prossimi quattro anni. Decisione che farà saltare il concerto estivo del giovane trapper, previsto per l’8 agosto prossimo a Villa Bellini.
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