Ancora due arresti di spacciatori di droga, frutto dell’impulso operativo delle disposizioni del Comando Provinciale dell’Arma, quelli operati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarosa, che a seguito di un blitz li hanno sorpresi in piena flagranza di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’obiettivo stavolta, come sempre preceduto da una meticolosa attività info investigativa svolta dai militari, era un magazzino sito alle spalle di un complesso condominiale di via del Maggiolino.
Lì, infatti, i pushers, come preliminarmente appreso dai Carabinieri che li conoscevano bene in forza delle loro precedenti vicissitudini giudiziarie, avrebbero gestito una sorta di vero e proprio punto vendita di droga al riparo da occhi indiscreti. Protetto da due porte d’accesso e dall’occhio vigile di un sofisticato sistema di videosorveglianza per “tutelarsi” da sgradite sorprese delle forze dell’ordine.
Intorno alle 17.00, constatata la continua affluenza di persone in quel locale, i Carabinieri hanno sfruttato il momento propizio rappresentato dall’ingresso dell’ennesimo acquirente, a cui si è accodato un militare superando così il primo cancello e poi il secondo, quest’ultimo comandato dal minorenne che si occupava del filtraggio dei “clienti”.
A questo punto, però, il militare ha consentito l’ingresso dei colleghi e quindi sorpreso anche lo spacciatore 29enne che, in quel momento, stava visionando la TV con le immagini delle telecamere che, evidentemente, non sono stavolta servite ad evitare l’irruzione dei Carabinieri.
Quest’ultimo nel frangente, lanciandolo sul pavimento dietro un divano, ha invano tentato di disfarsi di un involucro contenente circa 4g di cocaina, mentre su un tavolo i militari hanno trovato ulteriori involucri, al cui interno hanno rinvenuto 6g di crack, 60g di marijuana, la somma di 165,00 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio, un bilancino di precisione ed il necessario materiale per il confezionamento della droga per la vendita al dettaglio.
Il 29enne poi, dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto ai “domiciliari dall’Autorità Giudiziaria, mentre il 17enne è stato condotto presso il centro di Prima Accoglienza di via Franchetti.
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