«La pioggia di lapilli e l’enorme quantità di cenere che si è riversata sulla provincia etnea ha determinato danni ingenti per il settore agricolo. Sono migliaia le aziende agricole, orticolo, florovivaistiche, agricole e vitivinicole che stanno pagando danni alle colture incalcolabili.
Intere produzioni danneggiate in maniera irreversibile stanno mettendo in ginocchio le imprese già duramente provate da un anno di pandemia e di contrazione economica», lo afferma il presidente di Confagricoltura Catania Giovanni Selvaggi.
«Le aree più colpite sono quelle della fascia pedemontana, ma anche Giarre, Acireale, Fiumefreddo, e ampie zone della piana di Catania. Si avvii immediatamente una ricognizione dei danni e chiediamo l’intervento dell’assessore all’Agricoltura della regione Sicilia affinché la situazione catanese assurga ad emergenza nazionale.
Il governo nazionale deve disporre l’immediata sospensione di versamenti Inps, dei mutui agrari e cambiali per almeno un anno. Serve essere concreti: non vogliamo promesse ma misure immediate visto che ancora aspettiamo i soldi dell’alluvione del 2018. Invito gli agricoltori a segnalare uffici di Confagricoltura Catania e provincia danni e disagi», conclude Selvaggi.
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