Studiare a Bologna è il desiderio di molti ragazzi, ma spesso chi deve esserlo da fuorisede, ovvero la parte più grande, deve fare i conti con il costo della vita. Nel capoluogo emiliano una stanza arriva a costare anche fino a 400 euro al mese, superando così i 4000 euro annui di spesa.
Non è facile trovare una casa a Bologna. La prima questione da affrontare è il budget, cosa che limita molti studenti. La città dotta non è poco costosa: dal 2018 i canoni locali nelle città italiane più grandi sono aumentati, e in questa classifica risulta presente anche il capoluogo emiliano. Insieme a Milano, Bologna è la città con l’aumento dei canoni più elevato. L’Alma Mater ha pubblicato sul proprio sito dati molto generici riguardanti le spese. I prezzi vanno da 300 a 400 euro a seconda della zona, se si prende una singola. Nel caso ci si voglia accontentare di una doppia da dividere con qualcuno, i costi vanno da 200 euro a 270 euro. A questi due costi, tuttavia, bisogna specificare che non sono incluse le spese. Bollette, cibo, tasse universitarie, pasti fuori casa e mezzi pubblici sono tutte questioni a cui bisogna riflettere, e dunque non solo all’affitto di una stanza. Bisogna però riconoscere che solo l’affitto toglie ad una famiglia oltre 4000 euro all’anno, se si considera l’occupazione di una stanza singola. Il discorso però sarebbe da estendere dalla ricerca della casa, che alle volte si rivela essere per lo studente una vera odissea, fino alla firma del contratto. Tuttavia, la cosa che più spaventa è la problematica dei B&B, che a Bologna sta diventando un problema serio, uno strumento di guadagno che non aiuta affatto gli studenti universitari e i giovani lavoratori. Al contrario, contribuisce allo «spopolamento di parti del nostro centro storico», sostiene l’assessore comunale Lepore.
Lo studente è chiaro che cercherà casa vicino le mura o al loro interno: maggiore vicinanza al centro storico, più facilità nel raggiungere punti d’incontro o aree universitarie, monumenti e luoghi da visitare. Tutte queste sono motivazioni spingono i giovani a restringere l’area di Bologna alle sue Porte, ignorando il basso valore degli immobili che si trovano in Bolognina, dietro San Donato o poco dopo i Giardini Margherita.
Secondo una mappa pubblicata dal Comune di Bologna, divisa in aree e quartieri, sono quattro le zone che superano un valore di immobili pari a 1500 euro. Tali zone sono cinque: la prima è attorno Palazzo Fava, segue poi la zona tra Porta San Felice e Porta Castiglione, Porta San Vitale, Porta Santo Stefano e infine la zona attorno la Stazione Centrale.
La ricerca di una casa è però limitata anche dai privati, e non solo dal valore dell’immobile. Esistono molte sfumature di privati a Bologna, così come lo esistono di studenti. Si viene a sapere, parlando con qualsiasi studente, di casi di truffe, selezioni, provini, richieste di pagamenti anticipati, casi di razzismo, scarsa igiene e disordine della casa, litigi tra vicini e molto altro ancora. A Bologna, in sostanza, studenti universitari e residenti non vanno sempre d’accordo.
Per chi non lo sapesse, i B&B sono attività che mettono a disposizione affitti brevi per turisti. Nelle mura del centro ci sono persone che mettono a disposizione locali per breve tempo, sia per mesi sia per settimane. Annunci online e pubblicità, diffusi per le strade principali del centro, attirano l’attenzione non solo di turisti ma anche studenti. Il costo, ovviamente, non è inferiore a quello di una camera affittata.
Quest’ultimi, nella necessità di trovare casa, si convincono dell’idea di soggiornare, durante la ricerca, in queste camere, arrivando però a spendere più del dovuto. Il Comune di Bologna, cosciente di ciò e del numero di 5000 appartamenti condivisi, ha deciso di intervenire. Per tutelare famiglie e giovani dal caro affitti, sarà decisivo un nuovo regolamento su tali attività.
Infine, si potrebbe discutere e riflettere sulle possibilità di far andare d’accordo privati e studenti, ma alla fine tutto sta nelle mani del Comune. La politica ha il compito di gestire tali situazioni fastidiose e risolvere i problemi gravi. E a Bologna la carenza di posti letto è un problema grave.
Davide Zaino Pasqualone
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