BOLOGNA – Frequentando l’ambiente universitario bolognese, spesso capita di imbattersi in studenti che ricercano disperatamente una biblioteca nel centro storico che sia aperta fino a tarda serata. I motivi sono vari: da una parte le loro case sono infestate da coinquilini che rendono la convivenza neghittosamente difficile e rumorosa, dall’altra è che sicuramente l’ambiente bibliotecario o di un’aula studio influisce positivamente sulla capacità di concentrazione, inoltre aule ampie e silenziose favoriscono il respiro intellettuale e il pensiero creativo.
In effetti non è facile trovare, entro le mura bolognesi, aule studio che permettano l’ingresso fino a sera. Secondo alcune “voci di corridoi di città”, confermate da alcuni utenti della Biblioteca Multimediale Roberto Ruffilli, in vicolo Bolognetti n. 2, questa biblioteca rischia di chiudere i battenti per scarsità di utenza. Sembrerebbe strano un tale disinteresse comunale nei confronti di una biblioteca che ha da sempre offerto servizi plurimi e di facile accesso e, specialmente, perchè l’edificio ospita al piano terra gli uffici e gli sportelli comunali del quartiere San Vitale.
L’odore dell’economia libraria si pregusta sin dall’entrata, dove un tavolo offre un servizio di book-sharing, in accordo con le mode dei tempi, in cui anche i libri possono essere condivisi gratuitamente. A guardia dell’ingresso, invece, su entrambi i lati, troviamo quotidiani come la Repubblica, il Corriere della Sera, l’Internazionale e Le Scienze. Una volta entrati, le ragazze del desk sono pronte ad aiutare nella ricerca di materiale cartaceo (dai libri alle riviste), informatico (DVD, musica, documentari) e offrono i loro “consigli del mese” tramite una pila di libri disposti sul banco: in vista delle vacanze estive, “il viaggio” è il tema dell’estate, e Claudio Magris è disposto tra Pino Cacucci e Antonio Tabucchi, insieme ad altri autori selezionati con cura per invogliare gli utenti all’utilità di una lettura estiva. È presente una connessione wireless, naturalmente, gratuita, più una saletta multimediale, ariosa e silenziosa, un ascensore per le persone con difficoltà motorie o con pesi eccessivi per le due rampe di scale fino all’ingresso.
Al piano terra la Biblioteca Multimediale Roberto Ruffilli si trasforma la sera nei Bolognetti Rocks, che vede e vedrà, per tutta l’estate, una serie di concerti: dal rock agli 80’s, passando necessariamente per l’indierock e il britpop.
Il consiglio comunale bolognese, invece di chiudere questi spazi culturali che possono essere sfruttati da studenti universitari e non, dovrebbe invece incentivarli cercando di organizzare eventi e quant’altro.
Luca Occhilupo
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