Strade deserte e negozi chiusi. Il “coprifuoco” a Catania scatta per la gente onesta ma non per i ladri che, com’è già successo lo scorso marzo, stanno facendo letteralmente razzia del rame sparso nei tombini di tutta la città. Materiale ferroso che si volatilizza. Le aree interessate potrebbero inserirsi in un lungo elenco: il vandalismo non si consuma più soltanto nelle strade secondarie ma anche in quelle più trafficate come il viale Mario Rapisardi o il Corso Indipendenza. Il risultato? New jersey posizionati sopra le buche nel tentativo di segnalare il pericolo ai pedoni e agli automobilisti. Molte volte funziona, altre, invece, no.
Il comitato Romolo Murri, dunque, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, chiede interventi immediati al Comune affinchè si possa eliminare, o quantomeno limitare, il disagio. Rimedi che non hanno valore agli occhi dei ladri ma costituiscono una soluzione utile per impedire che chiunque possa farsi molto male con l’auto o lo scooter. Nel lungo periodo, si auspica in un’operazione più massiccia di installazione di telecamere nelle zone maggiormente a rischio.
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità