I Carabinieri della Stazione di Bronte hanno arrestato nella flagranza un pensionato di 76 anni, poiché ritenuto responsabile di atti persecutori, reato commesso in danno della propria badante di anni 53.
La donna infatti, dimorante presso la casa del pensionato, si era resa conto che le attenzioni morbose da parte di quest’ultimo avevano travalicato il normale rapporto lavorativo e, per la loro ossessiva continuità, le impedivano di assolvere ai propri impegni familiari. Da qui la decisione della collaboratrice d’interrompere il rapporto di lavoro che scatenava l’ira del pensionato che la percuoteva con le stampelle per la deambulazione, minacciandola anche con un coltello e rinchiudendola all’interno dell’abitazione.
In seguito la vittima, divincolatasi, è riuscita a fuggire dall’immobile e a chiedere aiuto ai Carabinieri i quali, capeggiati dal comandante della Stazione, l’hanno raggiunta in strada, trovandola seminuda e con i vestiti stracciati.
La poveretta è stata soccorsa ed accompagnata all’ospedale di Bronte dove i sanitari le hanno diagnosticato un “trauma contusivo all’emitorace sx” mentre l’uomo, ricercato dai militari, è stato rintracciato nei pressi dell’abitazione della donna, mentre seduto su di uno scalino ne attendeva il rientro.
L’uomo, a propria discolpa, ha asserito che la stava aspettando perché la riteneva responsabile del furto di una somma di denaro senza, però, circostanziare adeguatamente quanto denunciato.
Il pensionato è stato relegato agli arresti domiciliari presso una casa famiglia, dove permarrà così come disposto dal G.I.P. del Tribunale etneo in sede di convalida.
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