Il viaggio alla scoperta delle meraviglie d’Italia prosegue questa settimana con i luoghi della spiritualità. Eremi e monasteri ci raccontano la lunga storia del nostro Paese quale sede della Cristianità e culla di movimenti ascetici e monastici.
Ci sono luoghi dove regnano quiete e armonia. Luoghi che trasudano di spiritualità e mistero, che stabiliscono un’intima connessione con la nostra anima interpretandone i fremiti più reconditi. Si tratta degli eremi, dei monasteri e delle abbazie che, come gemme su una corona, impreziosiscono la nostra bella Italia. Qui si parla la lingua universale dell’emozione, della riflessione, dell’amore puro, libero dagli orpelli di una ritualità opulenta e spesso fuorviante. In questi luoghi ci si ritrova soli su un percorso tortuoso e impervio. Ci si può ferire in rovi di spine ma si rinasce infine leggiadri e colmi di gratitudine.
Innumerevoli sono in Italia i luoghi della spiritualità. Tutti situati in location superbe, davanti a panorami da togliere il fiato. La loro nascita si perde nella notte dei tempi. Intorno al IV secolo, i primi eremiti (dal greco éremos, deserto) iniziarono a condurre un’esistenza solitaria, fatta di digiuno, preghiera e meditazione, in contrapposizione alla vita mondana dell’epoca romana. Dopo il crollo dell’Impero, sotto il flagello delle invasioni barbariche, una nuova concezione di spiritualità condivisa, il cenobitismo (dal greco cenobio, vita comune), diede il via al fenomeno del monachesimo. I monasteri si diffusero presto in tutta Europa, divennero il centro della vita culturale e giocarono un ruolo fondamentale nella preservazione delle opere classiche. Il primo in Italia fu Montecassino, fondato nel 529 da Benedetto da Norcia.
Oggi, tanti di questi luoghi sono aperti al pubblico e in alcuni si può soggiornare per una singolare esperienza di raccoglimento e contemplazione. Niente frenesia, wifi e buffet pantagruelici. Nei monasteri gli ospiti rispettano la “regola” della comunità ecclesiastica: silenzio, cibo semplice, alloggi spartani, sveglia di buon’ora e coprifuoco notturno.
Ne è un esempio il bellissimo Sacro Eremo e Monastero di Camaldoli, nell’aretino. Mille anni di storia e di ospitalità per viandanti e pellegrini lo rendono uno dei più antichi e visitati d’Italia.
Sempre in Toscana, il Santuario della Verna si nasconde in una fitta foresta di faggi e abeti. Fu proprio qui che San Francesco, ritiratosi in silenzio e preghiera, ricevette gli ultimi sigilli della passione di Cristo. Di origine francescana è anche il Convento di San Francesco nel Deserto, sull’omonimo isolotto della laguna veneziana.
Arte e spiritualità si fondono nell’Antico Eremo d Santa Maria Infra Saxa, incuneato nella roccia delle Gole di Frasassi. L’asperità del luogo è addolcito dalla presenza del Tempietto del Valadier, una minuscola chiesa a pianta ottagonale inserita in una grotta adiacente.
Risale al VI secolo, per opera di Gregorio Magno, la fondazione del Santuario di Gibilmanna. Siamo a 15 km dalla costa di Cefalù, su colline rivestite di boschi, immersi in profonda e armoniosa solitudine.
Ricco di opere d’arte, il Convento di San Cristoforo di Monterosso è una delle tappe più suggestive sulla Via dei Santuari, nell’incantevole scenario delle Cinque Terre.
La lista è ovviamente lunghissima. L’Eremo di San Colombano, L’Abbazia di Farfa, il Santuario di Greccio, l’Eremo delle Carceri, l’Eremo di Santo Spirito, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, il Santuario del Sacro Speco: tutti meritano una visita, una sosta per un magico ricongiungimento con noi stessi e le nostre origini.
“Non uscire fuori, rientra in te stesso: nell’uomo interiore abita la verità” (Sant’Agostino)
Assunta Saragosa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.