Nella giornata di ieri in diversi aeroporti italiani ha avuto luogo lo sciopero dei dipendenti dell’Alitalia e di altre compagnie aeree come Air Italy, Norwegian, Blue Panorama ed Ernest. Uno sciopero che ha avuto come colonne portanti diverse problematiche lavorative incontrate nel settore dei trasporti aerei e che è stato organizzato dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo.
Secondo quanto riportato dai sindacati, la protesta ha riguardato nello specifico il blocco dei licenziamenti sino ad avvenuta ripresa del comparto; la rivisitazione del Piano Nazionale degli aeroporti; la vertenza Alitalia/ITA, con circa 8mila lavoratori in cassa integrazione, con lo spettro del fallimento della compagnia di bandiera in amministrazione straordinaria e con ritardi nel pagamento degli stipendi e ancora nessuna azione risolutiva messa in campo dal Governo; la vertenza Air Italy, con 1.450 lavoratori in cassa integrazione in scadenza il 31 dicembre prossimo e con il rischio di essere licenziati in caso di mancato intervento del Governo; la crisi delle compagnie aeree Norwegian, Ernest e Blu Panorama e delle compagnie aeree straniere basate in Italia, tutte sotto regime di ammortizzatori sociali e vertenze verso le società che rifiutano il confronto con il sindacato; la crisi delle società di gestione aeroportuali, degli handlers e dei catering; il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo e avvio di un confronto immediato, affinché vengano emessi una serie di provvedimenti integrativi e correttivi della attuale normativa riguardo al complesso degli ammortizzatori sociali del settore.
A chiudere il quadro, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto aereo e applicazione puntuale dell’articolo 203 del Decreto Rilancio e la delocalizzazione industriale attuata da aziende italiane, spesso anche sostenute da aiuti pubblici Covid19, verso paesi stranieri. Il traffico aereo è stato quindi fortemente paralizzato in diverse città, prime fra tutte Palermo, Catania, Reggio Calabria e Pisa.
Giuliano Spina
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