La scelta da parte di Enjoy di ritirare il servizio di car-sharing dalla città di Catania è notizia ormai ben nota. Pochi, però, sanno gli effettivi dati che hanno portato a questo disastro che per molti cittadini del capoluogo etneo sembrava quasi annunciato. Ancor meno, chi, tra i lettori, è a conoscenza di una tutt’altro che fortunata similitudine d’oltreoceano, dove la criminalità, proprio come in Sicilia, è fortemente radicata sul territorio. Ma andiamo con estremo ordine.
Partiamo dalle origini: è il 2016 e Catania è la prima e unica città del sud ad aggiudicarsi l’appalto per il fortunato servizio di car-sharing. Enjoy sceglie il capoluogo etneo, fornendo ben 170 veicoli. Il servizio viene accolto con grande interesse, visto soprattutto che parliamo di una città universitaria, in cui buona parte dei Siciliani di Enna, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta e addirittura Agrigento studia fuori sede. Un servizio che però, sin dai primi tempi, è stato vittima di atti vandalici e non solo.
A Catania, non è un mistero, la criminalità organizzata è ben radicata sul territorio. E per molti cittadini è ormai diventato un tabù il semplice posteggio in certe zone della città. Il rischio di non trovare più la propria auto, insomma è davvero alto. Altrettanto quello di trovarla senza autoradio o vari pezzi. E anche le Fiat 500 di Enjoy non sono sfuggite a questo.
Arriviamo dunque al 2019. Dopo un solo triennio le 170 auto messe a disposizione sono ridotte a 75. Di queste solo 38 sono disponibili secondo quanto riportano i dati dell’applicazione ufficiale. Quasi 100 veicoli, dunque, sono stati rubati, letteralmente smontati e mai più ritrovati. E nè la geolocalizzazione dei mezzi, nè le tante telecamere sparse per la città hanno potuto cambiare le sorti delle 500 fornite da Eni.
Irreversibile, dunque, la decisione di Enjoy: ritirare le 500 da Catania sembra una mossa quanto mai necessaria. E così, ancora una volta, il sud Italia resta povero di servizi che possano migliorare la mobilità – già difficoltosa – dei propri centri urbani. Oltre Catania, infatti, solo Torino, Milano, Bologna, Firenze e Roma possono vantare questo servizio. Tuttavia, il problema che affligge il capoluogo etneo pare non essere di entità territoriale, dato che persino negli Stati Uniti un evento al quanto simile ha colpito una delle città più conosciute d’oltreoceano.
Spostiamoci qualche chilometro più a Ovest, attraversiamo l’atlantico e dirigamoci verso il lago Michigan. Nella terra a stelle e strisce il servizio di car sharing non solo non è una novità, ma è un fenomeno abbastanza diffuso. Non si parla di Enjoy, in questo caso (servizio, come già detto, sviluppato dalla nostrana ENI), ma di Car2Go. Un servizio già presente in alcune città italiane – le già citate Roma, Firenze, Milano e Torino ndr. – e che in America del nord è sviluppato a macchia d’olio. Proprio a Chicago, purtroppo, le similitudini con la tanto discussa Catania sono davvero tante.
Anche in questo caso parliamo di un servizio molto apprezzato da parte della popolazione locale. Anche in questo caso, purtroppo, parliamo di un servizio vittima di atti vandalici e vari furti. Secondo i dati della Mercedes Benz, compagnia che si occupa del servizio Car2Go, sono oltre 100 i veicoli spariti dalla localizzazione e mai più ritrovati. In questo caso, le dinamiche sembrano al quanto differenti. Si parla già di 21 denunce e di altrettanti veicoli già recuperati dalla polizia di Chicago.
Anche nella città dell’Illinois Car2Go e Mercedes Benz si sono vistre costrette a sospendere – anche se solo momentaneamente – il servizio.
Notizia delle ultimissime ore, tra l’altro il nuovo servizio di car sharing che sostituirà l’ormai decaduto Enjoy. Ad annunciarlo il sindaco Salvo Pogliese, che ha parlato di un accordo tra il comune catanese e la società partecipata AMT. L’azienda di trasporti del territorio etneo, in collaborazione con AMAT, l’azienda di trasporti palermitana, fornirà il servizio di car sharing anche alla città di Catania, che si unirà dunque ad altre città in cui il servizio è già presente. L’augurio, per questo nuovo servizio, è ovviamente quello di non essere preda di altrettanti furti e abusi.
Francesco Mascali
Fonte foto: Wikipedia
Autore: Cristian1989 (utente Wikipedia)
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»