Spesso si osserva l’America per avere un occhio sul futuro, un po’ come nella musica anche per il mondo delle startup. Un nuovo trend sul piano gastronomico sta prendendo piede negli USA, si chiama Goldbelly. Si tratta di una nuova esperienza gastronomiche che propone dolci e prodotti da forno da tutta la nazione consegnati a domicilio.
Questo modello di riferimento è stato importante in Italia dalla startup Baky. L’obiettivo è quello di coinvolgere 200 produttori (ristoranti, panificatori, pasticceri) entro fine anno: al momento la piattaforma ne conta un’ottantina.
L’idea è nata soltanto pochi mesi fa. «L’azienda della mia famiglia produce farina di grani antichi – continua Francesco, laureato in Agraria – parlando con i fornai ho capito che tantissimi non riuscivano a gestire le vendite online perché non abbastanza strutturati. Avevo conosciuto Davide grazie ad una precedente esperienza con un’altra start up e abbiamo deciso di buttarci».
Pane integrale, prodotti a base di grano duro e pagnotte alla segale. Ma anche brioche, croissant e plum-cake. E, a breve, pure la focaccia genovese e la focaccia di Recco. Il tutto a portata di “click”, con consegna a domicilio tramite rider o corriere. Insomma: il mondo del ” food delivery” alla conquista dei forni artigianali. O, quantomeno, questa è l’idea di Francesco Saverio Mazzi, Davide Moricoli, giovani studenti dell’Università di Bologna (rispettivamente 25 e 21 anni), Luana Acocella (esperta in marketing digitale) e della loro startup “Baky”. Lanciato a febbraio, il progetto punta infatti a mettere in rete i piccoli panifici e le pasticcerie di tutto lo Stivale, con un occhio di riguardo alle tipicità locali.
«Il nostro punto di forza sta nella preordinazione – spiega Francesco – in questo modo consentiamo ai fornai di conoscere in anticipo la domanda in modo da evitare gli sprechi. Per realtà artigianali si tratta di un aspetto molto importante».
Funziona così: i produttori caricano sulla piattaforma le proprie specialità, i clienti fanno le loro scelte con qualche giorno d’anticipo e, una volta sfornato, il pane viene recapitato nel giro di 24 ore (anche meno a Bologna e Carpi, dove c’è un servizio di consegna in giornata). Solo che, trattandosi per l’appunto di pane, la domanda sorge spontanea: sarà ancora buono? «Sì, perché viene realizzato con lievito madre vivo, che rende le pagnotte più digeribili e durevoli – garantiscono dalla startup – i prodotti riescono a conservarsi fino a 7 giorni, e nel pacco di spedizione noi inseriamo anche le istruzioni per allungare la vita del prodotto».
Giulia Bergami
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Nata nel 1996 a Bologna, Giulia Bergami ha una missione nella vita: raccontare il mondo che la circonda.Laureata nel 2018 in Scienze della Comunicazione a Bologna, prosegue i suoi studi conseguendo nel 2020 il titolo magistrale nella facoltà di Management e Comunicazione d’Impresa di Modena e Reggio Emilia con una tesi sperimentale sulla CSR e la Responsabilità Sociale d’impresa nell’industria farmaceutica. Da quasi 5 anni collabora con alcune testate giornalistiche del territorio per raccontare le persone di Bologna, le loro vite, i successi e le sfide quotidiane, meglio ancora se giovani, intraprendenti e con la voglia di “spaccare il mondo”. Al contempo, lavora nella Comunicazione d’Impresa e delle Media Relations in ambito salute. Sia per supportare il lavoro delle associazioni pazienti sia a fianco di aziende e altre realtà del settore. Forse non sarà l’Oriana Fallaci 2.0 del futuro, ma intanto è così “famosa” da avere una biografia su internet. Prossimo passo? Una pagina di Wikipedia interamente dedicata a lei.