Un modo di fare economia e di investire ma in maniera diversa, all’insegna della diversificazione e del rendimento. Gli ETF sono la grande tendenza del momento per quanto riguarda il panorama finanziario internazionale.
Lo dimostra il caso della Thailandia che, come si legge su Adnkronos, ha aperto agli ETF Bitcoin, sebbene con alcuni vincoli nella circolazione dei titoli. Via libera alla vendita e alla detenzione, soprattutto per quanto riguarda i grandi patrimoni e i gestori più blasonati, senza menzione per gli investitori retail, che probabilmente faranno parte delle prossime manovre. Ma proviamo a capire che cosa sono gli ETF e soprattutto quali sono i loro vantaggi.
Partiamo con il dire che ETF è una sigla, che sta per Exchange Traded Funds. Si tratta di Sicav, ovvero particolari fondi d’investimento a gestione passiva. Acquistare un ETF vuol dire acquistare una sorta un paniere di titoli, il che permette di investire mettendo in comune il proprio risparmio insieme a quello di altri investitori. Successivamente il gestore del fondo acquisterà con quei fondi gli strumenti su cui si andrà a investire mentre la performance dell’investimento sarà data dal risultato di tutti i singoli parametri su cui il fondo investe.
I vantaggi degli ETF sono diversi. In primo luogo troviamo la liquidità, che permette di comprare o vendere facilmente nuove quote. Successivamente c’è la versatilità, che permette anche al piccolo risparmiatore di accedere ai principali indici di mercato, insieme all’efficienza e alla trasparenza. Gli investimenti in ETF, infatti, sono sicuri, dal momento che il patrimonio che viene destinato è separato da quello della società emittente, quindi anche in caso di suo fallimento il patrimonio viene comunque restituito.
Ma proviamo a fare un esempio di qualche ETF. A partire da un settore in particolare: quello dei semiconduttori. Stiamo parlando di materiali elettronici con conduttività tra isolanti e conduttori, sono fondamentali nell’elettronica e vengono utilizzati per creare dispositivi come transistor e microchip. Il settore del futuro, sembrerebbe, eppure nel 2023 le loro vendite sono state in calo. Un segno meno di oltre 9 punti percentuali, che però non fa cambiare idea agli esperti: il segmento si è riorganizzato, ha ottimizzato l’approvvigionamento e ha investito in ricerca. Il 2024, insomma, sarà il loro anno.
Nel panorama finanziario, insomma, l’ETF Amundi MSCI Semiconductors ESG Screened UCITS si sta affermando come una scelta di grande importanza, grazie alla sua capacità di unire sia il rendimento economico sia l’impegno verso la sostenibilità. È così che gli ETF si stanno ritagliando uno spazio sempre più importante nel panorama degli investimenti, per il loro essere uno strumento accessibile e moderno, alla portata di tutti e legato all’attualità.
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