Si è svolta ieri mattina una seduta congiunta della sesta e della decima commissione del consiglio comunale, presiedute rispettivamente da Salvo Peci e da Manfredi Zammataro, convocata per audire i rappresentanti della Cna e di Mio Italia che ne avevano fatto richiesta per dibattere sul problema delle concessioni del suolo pubblico. Hanno preso parte ai lavori della commissione congiunta Roberto Tudisco, Salvatore Scuderi e Mario Urzì (Mio Italia) e Antonio Ruberto e Andrea Milazzo (Cna).
Il presidente Zammataro ha illustrato ai colleghi l’ordine del giorno presentato in commissione a seguito della formale richiesta da parte delle associazioni di categoria di affrontare il problema relativo alla concessione del suolo pubblico legata alla regolarità dei pagamenti della Tari degli ultimi cinque anni.
«Il Comune di Catania ha recepito, lo scorso giugno, in un regolamento – dice Zammataro – un decreto legislativo del Governo Nazionale che lega la concessione del suolo pubblico al pagamento della tassa dei rifiuti, chiedendone la regolarità contributiva degli ultimi cinque anni. È di tutta evidenza come la situazione pandemica dal giugno 2021 ad oggi sia fortemente cambiata, con un peggioramento che ha comportato nuove restrizioni oltre ad un nuovo blocco del flusso turistico. Per tale ragione, con il collega Peci abbiamo ascoltato gli imprenditori e abbiamo ritenuto necessario portare le esigenze della categoria dei ristoratori in commissione con l’obiettivo di trovare delle soluzioni immediate».
Gli esponenti di Cna e Mio Italia – nel corso dei loro interventi – hanno evidenziato le difficoltà del recente periodo coincise con le restrizioni e la recrudescenza della pandemia.
«Gli imprenditori si sono trovati dinanzi a mancati incassi, a un minore afflusso in un periodo importante come il Natale, a un rincaro dei costi di luce e gas nonché delle materie prime e inoltre devono far fronte a ripagare i finanziamenti richiesti durante la prima fase pandemica – commenta Zammataro – per cui risulta impossibile per molte imprese regolarizzare eventuali mancati pagamenti della Tari del quinquennio precedente pur di ottenere il suolo pubblico. Abbiamo ascoltato con attenzione le ragioni delle sigle di categoria che rappresentano una parte importante del commercio cittadino e presto la commissione incontrerà la parte politica, gli assessori al ramo, e i dirigenti ai quali chiederemo a gran voce una proroga del suolo pubblico».
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