Oggi, cari lettori, andremo alla scoperta di una realtà a dir poco meravigliosa: la pinacoteca di Gianbecchina, al secolo Giovanni Becchina.
La pinacoteca, sorta nel 1997, ha sede nella Chiesa di San Calogero e presenta un’esposizione permanente di 40 delle 190 opere donate da Giovanni Becchina, in arte Gianbecchina, al suo paese natale. Si tratta di oli su tela, acquarelli, schizzi e acqueforti che coprono un arco di tempo dal 1924 al 1996 e illustrano il prestigioso cammino dell’artista, nato a Sambuca nel 1909 e morto nel 2001 a Palermo, considerato una tra le migliori espressioni del Novecento italiano.
L’Istituzione sorge per dare onore all’uomo che con la sua arte e con i suoi colori ha dipinto e tratteggiato la storia dalla nostra terra.
Ha saputo veicolare magistralmente nella cultura urbana, con la forza della sua arte, la cultura rurale, con i valori del lavoro, del rispetto, con il culto della famiglia, venendo a creare un unicum tra urbano e rurale.
La pinacoteca presenta ricco materiale iconografico, i quadri della donazione sono esposti seguendo un ordine cronologico con schede tecniche esplicative accompagnate da cataloghi con testi critici, note biografiche e riproduzioni delle opere in donazione.
Visitarla è come essere catapultati indietro nel tempo, in un mondo fatto di genuinità e semplicità umana, intriso di valori che la frenesia odierna tende a surclassare se non addirittura a far scomparire.
Anche oggi il nostro viaggio a Sambuca di Sicilia termina qui, voi continuate a seguirci, scopriremo assieme altre bellezze.
Letizia Bilella
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