Anche il presidente USA Donald Trump, finora così refrattario a constatare gli effetti devastanti della pandemia di Covid-19, si trova costretto a scegliere la modalità telematica per i propri comizi: lo ha annunciato proprio lo scorso venerdì durante il suo primo primo tele-rally, organizzato per i sostenitori del Wisconsin.
“Li chiameremo ‘Trump Rallies’, e avremo lo stesso un sacco di gente online a seguirci,” ha dichiarato il presidente Trump durante i 23 minuti di teleconferenza.
Il presidente repubblicano afferma di essere intenzionato a proseguire con la modalità telematica fino alla fine dell’emergenza sanitaria: determinante nella sua scelta, con ogni probabilità, è stato inoltre il flop del comizio di Tulsa, Oklahoma, colpito da una riuscitissima azione di boicottaggio organizzata online da un gruppo di giovani contestatori.
Dopo un iniziale e manifesto scetticismo, un altro segno del cambio di rotta del presidente è la recente dichiarazione sull’obbligo dell’uso della mascherina: in questi giorni Trump si è mostrato per la prima volta in pubblico indossando la protezione chirurgica, accuratezza che aveva fino a questo momento evitato. Lo scorso 15 aprile, gli Stati Uniti hanno registrato il drammatico record di 2.752 morti causati da Coronavirus in 24 ore.
La scelta della modalità del tele-comizio, apparentemente inevitabile e contestuale alla situazione globale, segna una decisiva svolta nella comunicazione politica del presidente uscente. Gli enormi raduni sotto lo slogan di Make America Great Again erano stati una cifra distintiva della strategia comunicativa del presidente USA, arma già sfoderata in occasione della campagna elettorale 2016. I comizi si rendevano spesso luogo di esternazioni provocatorie e incidenti diplomatici rimasti negli annali (si pensi al novembre 2015, quando l’allora candidato repubblicano canzonò crudelmente un giornalista disabile di fronte a una gremita folla di sostenitori). Orazioni dallo stampo teatrale, che puntavano a risvegliare i sentimenti più viscerali e istintivi del pubblico: una caratteristica che potrebbe adattarsi con difficoltà, o al contrario in modo pericolosamente efficace, allo strumento della videoconferenza.
Agata Virgilio
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