Da circa dieci giorni gli Usa hanno un nuovo volto a rappresentarli: Joe Biden e sua moglie Jill, che non passa certo inosservata. Le differenze fra Joe Biden e Donald Trump non si limitano ai provvedimenti adottati ma si scorge nell’approccio con gli elettori e i media locali: in questi giorni i giornali americani stanno raccontando i vari atteggiamenti del Presidente americano, da porsi in netto contrasto con quello del suo predecessore fino agli ultimi giorni del suo mandato.
Tra i cambiamenti più visibili, all’interno della Casa Bianca, vi sono i vetri di plexiglas nell’ala riservata ai collaboratori più stretti del presidente, per limitare l’eventuale diffusione del coronavirus. Tutti i dipendenti della Casa Bianca sono inoltre obbligati a indossare una mascherina e verranno regolarmente sottoposti a test del tampone. Ancora, alcuni di loro, sin da subito, sono stati destinati allo smart working per evitare di affollare da subito gli uffici.
È certamente un piccolissimo cambiamento, ma comunque lontano anni luce dall’organizzazione dell’amministrazione Trump, nota per aver minimizzato a più riprese la pandemia e per i cui dipendenti solo negli ultimi tempi indossare la mascherina era diventata una consuetudine. Attenzione: una consuetudine mai un obbligo!
Per iniziare Biden è subito rientrato nell’accordo di Parigi, un patto che mira a limitare le emissioni che causano il riscaldamento globale. Trump lo abbandonò nel 2017, giustificando la sua scelta citando i costi troppo onerosi per i contribuenti americani. Con un Paese spaccato a metà, dopo i tragici eventi di George Floyd (e non solo), Joe Biden, non poteva che imperniare la sua politica sulla promozione dell’equità sociale: «Insieme per promuovere l’uguaglianza, senza distinzione di pelle e di razza».
Ancora, Biden ha rovesciato la decisione di Trump di vietare l’ingresso agli abitanti di sette Stati prevalentemente musulmani, impegnandosi per accelerare le tempistiche necessarie a rilasciare il Visto per la loro permanenza negli States. Inoltre, ha imposto l’obbligo di indossare le mascherine in tutti gli edifici federali e di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro. E non solo: l’obbligo è previsto anche su tutti i mezzi di trasporto e negli aeroporti.
La sottovalutazione dei rischi connessi alla malattia da Covid-19 sostenuta dall’amministrazione Trump, avrebbe raggiunto il suo culmine con la totale assenza di un efficace piano vaccinale. Biden, invece, davanti ad un numero di morti sempre più preoccupante ha incaricato degli scienziati affinché lo consiglino e collaborino con lui per prevedere una distribuzione ordinata ed efficiente dei vaccini. Il neo-eletto democratico è contrario alla policy restrittiva dei repubblicani contro gli immigrati irregolari, comprendendoli nel prossimo censimento da cui erano stati esclusi da The Donald nel 2020. Ha sospeso il pagamento delle rate per tutti gli studenti affermando che: «Troppe persone sono in difficoltà, persino per provvedere ai bisogni essenziali delle loro famiglie». Infine Biden ha deciso di bloccare la costruzione del muro con il Messico, peraltro additato come produttivo di effetti negativi sull’inquinamento ma non è tutto: la Suprema Corte ha poi rincarato la dose definendolo come “Un inutile spreco di risorse“.
La giovanissima Jen Psaki è il nuovo capo dell’ufficio stampa della Casa Bianca. L’addetta stampa ha 42 anni ma lavora in politica da una vita: fu l’addetta stampa di Barack Obama durante la campagna elettorale del 2008, fu addetta a diverse mansioni nella White House fino a diventare responsabile della comunicazione fra il 2015 e il 2017. La giovane esperta di politica ha ripristinato la decennale tradizione di tenere conferenze stampa giornaliere con i corrispondenti dei principali media che seguono la presidenza americana, interrotta da Trump per via del suo approccio ostile nei confronti dei giornali. Psaki ha anche garantito di lasciare spazio necessario a esperti e consulenti del governo in materia di sanità, in modo da fornire aggiornamenti scientifici e sanitari costanti. L’addetta stampa gode dell’apprezzamento di tutti, anche dello storico dei presidenti americani Michael Beschloss il quale l’ha definita: «La prima addetta stampa non-stramba da quattro anni a questa parte». Le aspettative nei confronti dell’appena eletto presidente sono tante, forse troppe. Riuscirà a non deluderle?
Maria Giulia Vancheri
Fonte immagine: Wikimediacommons / Author: The White House
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità