Con lo sguardo nel vuoto e a bocca aperta, il presidente degli USA, Joe Biden, durante il discorso pronunciato dal suo rivale Donald Trump. Anche in quelle argomentazioni politiche che potevano essere contestate a favore del partito democratico, quali l’aborto. L’esito sconfortante pare aver messo in discussione la sua idoneità alle veci del governo.
Nella nottata italiana, si è svolto il primo dibattito che ha visto Joe Biden scontrarsi con il suo rivale Donald Trump. I novanta minuti in diretta nazionale, sul canale della CNN, hanno visto l’attuale presidente degli USA in evidente difficoltà, data la sua voce tremante dovuta a un raffreddore, che a detta della vice-presidente Kamala Harris ha determinato un “avvio lento” che ha lasciato a dir poco delusi i membri del partito democratico.
Diversi inciampi da parte dell’attuale Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che hanno aperto la strada a qualche battuta (memorabile) da parte di Donald Trump. Come, per esempio, quando lo stesso Biden si è inceppato sul tema della salute e ha chiuso una frase dicendo “We beat Medicare”. Che tradotto sarebbe “Abbiamo picchiato l’assicurazione sanitaria federale”, a cui Trump sarcasticamente ha risposto: “Si, l’hai picchiata a morte”.
Alla fine del dibattito organizzato e trasmesso dalla CNN, il presidente Joe Biden è riuscito a portare a casa qualche punto. Anche se c’è chi afferma, come Nadia Ahmad – membro del Democratic National Committe – che: “Il presidente dovrebbe fare un passo indietro in vista dei suoi 81 anni e, quindi, cedere il posto a qualcun altro”.
A questo proposito, vi riportiamo anche le parole espresse dal commentatore politico della CNN, David Axelrod, in merito alla performance di Biden: “È sembrato un po’ disorientato. È diventato più forte man mano che il dibattito è andato avanti. Ma a quel punto, penso che il panico già serpeggiasse”.
Pare inoltre che, sul finire della discussione, secondo quanto riporta un altro esponente della CNN, John King, “I democratici abbiano avuto una conversazione per determinare l’eventuale continuità o la fine del suo governo”.
“È difficile sostenere che Biden debba essere il nostro candidato“, ha poi dichiarato un operativo del partito democratico. “La questione principale che doveva dimostrare al popolo americano era che avesse l’energia e la resistenza. E non l’ha fatto“, ha aggiunto Kate Bedingfield, ex direttrice della comunicazione della Casa Bianca.
Diversa, invece, pare essere stata l’impressione del presidente Joe Biden, il quale ha affermato che “Penso che abbiamo fatto bene”. In questo modo, l’attuale presidente degli Stati Uniti si è difeso dalle preoccupazioni a suo carico. Lo stesso Biden ha dichiarato che “è difficile discutere con un bugiardo. Il New York Times ha sottolineato che Trump ha mentito ben 26 volte”, citando appunto uno studio del giornale newyorkese fatto durante il dibattito nazionale.
In seguito alla domanda di un giornalista sulla propria condizione di salute, invece, il presidente ha ammesso di aver mal di gola e che erano dovuti a questo i vari colpetti di tosse e la voce tremante.
Secondo i primi Instant poll, Donald Trump avrebbe vinto il dibattito tv con una percentuale del 67% che assicura una migliore performance all’ex presidente. Il che, supera le aspettative del campione degli intervistati (55%) che già prima del dibattito affermava che la vittoria sarebbe spettata a Trump.
Un altro sondaggio, invece, ha rilevato che il 57% degli spettatori non riversavano reale fiducia nelle capacità di guida del paese di Biden.
Alla domanda su chi avesse fiducia nelle capacità governative dell’ex presidente Donald Trump, circa il 36% dei presenti ha risposto “Sì”. Per Biden, invece, soltanto il 14% si è dichiarato a favore di una sua nuova carica di governo.
In vista delle numerose critiche che hanno portato i corrispondenti di Biden a mettere in discussione la sua nuova carica governativa, si sono scatenate forti polemiche sul perché i membri del suo partito abbiano voluto mandare il candidato allo sbaraglio: molti hanno ipotizzato che la motivazione fosse legata alla sua ottima performance emessa sullo Stato dell’Unione, con la quale ne era uscito trionfatore.
A quanto pare, si trattava di una decisione un po’ affrettata viste le conseguenze che sono scaturite dal confronto con Trump.
In attesa del prossimo confronto che si terrà a Settembre tra i due contendenti al potere, possiamo adesso citarvi le date delle convention: il 15-18 luglio quella repubblicana a Milwaukee, Wisconsin; il 19-22 agosto quella democratica a Chicago, Illinois. Da qui ad allora il coro di chi chiede a Biden un passo indietro sarà assordante.
fonte immagine in evidenza: adnkronos.com
Marina Zambito
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Ciao a tutti, io sono Marina e ho 21 anni. Mi piace definirmi come persona curiosa e anche un po’, ma leggermente, chiaccherona. Amo prendermi cura dei dettagli e se ve lo steste chiedendo, sì..sono piuttosto perfettina, ma non troppo esagerata. Con questa esperienza mi auguro di fare qualcosa di buono soprattutto per voi e, in fondo, anche per me stessa. Adesso, non resta che sperimentare. Buon divertimento a noi!