Trump è il vero rivale di Trump. Lo dimostra “The Lincoln Project”, un progetto di diversi esperti di comunicazione politica appartenenti al partito Repubblicano. Lo stesso partito di cui fa parte l’attuale presidente americano è formato da persone che non vogliono più Donald Trump al comando.
Nel 2019, per poter impedire a Trump di essere ancora il presidente degli Stati Uniti d’America, e per impedire che sia ancora rappresentante del partito Repubblicano, è stato fondato il Lincoln Project. Quest’ultimo è la commissione di più rappresentanti repubblicani che, per amore del partito che ha come simbolo l’elefante a stelle e strisce, vanno contro Trump. Lo strumento per realizzare tale scopo è la stessa propaganda politica di Trump.
L’annuncio di tale commissione venne lanciato nel Dicembre del 2019, dove in un articolo del New York Times venivano riportati i nomi dei fondatori: George Conway, ex repubblicano vicino a Trump e ora membro dell’Indipendent Party; Steve Schmidt, stratega ed esperto di comunicazione politica; John Weaver, ex consulente di John McCain; Rick Wilson stratega ed esperto di comunicazione del partito repubblicano.
La carriera politica di oggi dipende molto da come un politico sappia essere oratore. Questo perché un solo tweet alle volte può rivelarsi un’arma fatale per un partito o una trappola per lo stesso creatore. E questo i fondatori del Lincoln Project lo sanno bene.
Esperti di comunicazione, vecchi collaboratori di presidenti che hanno perso la loro occasione e anche vecchi iscritti delle stesse liste di Trump. Tutti questi si sono uniti nella pubblicazione di video, foto, articoli, annunci o diffusione di notizie e informazioni che vanno a screditare la figura del presidente Americano.
Dopo i fallimenti recenti, come gli errori nella gestione della pandemia, ma anche la campagna pubblicitaria impostata in maniera negativa, Trump ora deve fare i conti con le sue stesse parole, montate e registrate in maniera tale da sottolineare i difetti e l’incoerenza del repubblicano.
Il primo piano del sito web di The Lincoln Project
Uno dei più recenti caricamenti, disponibili sul sito della stessa commissione del Lincoln Project, si intitola così: “L’America ha bisogno di esperti e non di incompetenti”.
Questa campagna contro Trump è sfruttata molto tramite social media e televisione. Gli stessi spazi televisivi che poi sono stati condivisi dai telegiornali ai Talk Show più famosi. Su Youtube, The Late Show con Stephen Colbert, una programmazione animata della CBS, uno dei più noti network americani, spiega in soli sei minuti tutti i video e le pubblicazioni che, in un anno, hanno danneggiato la figura di Trump.
I pubblicitari e gli esperti di comunicazione politica fanno leva su frasi a effetto, come “The truth is under assault”, la cui traduzione corretta è “La verità è sotto assalto”. E queste parole si riferiscono a come, rispetto agli ultimi presidenti che, secondo il L. P., hanno contribuito alla crescita degli USA, mentre Trump ha dedicato la sua carriera a pubblicare fake news.
Viene spontaneo chiedersi se davvero questo progetto potrebbe fermare e rallentare la corsa di Donald Trump. E l’esperto degli USA, Francesco Costa, creatore del Podcast “Da Costa a Costa” e scrittore del libro Questa è l’America, ha spiegato cosa potrebbe accadere a Novembre.
Nulla può negare o confermare la vittoria di Donald Trump, la verità sarà tale solo a Novembre 2020. Il sistema Americano è particolare – spiega Francesco Costa sul suo profilo instagram – e non dipende solo dal numero di voti a favore di un candidato, ma anche in base a quali elettori fanno la loro scelta, come nel caso di stati la cui decisione è più rilevante (per esempio, Texas e Iowa).
La candidatura di West, l’artista musicale americano, potrebbe togliere voti sia a Biden, sia a Trump, confermando così la vittoria di uno dei due principali concorrenti. Un elemento di disturbo che prenderebbe i voti delle comunità afroamericane e i ragazzi più giovani. Non è neanche la prima volta che un artista si candida. Anzi, nessun artista o personaggio di rilievo nella storia delle elezioni USA ha mai vinto, anzi in tutti i casi precedenti si verifica solo che un rumor, un ostacolo per un democratico o un repubblicano, privandolo di voti o visibilità.
Quindi, chi sarà davvero a fermare Trump? Vincerà Biden o prima di novembre cambierà tutto? Resta solo un’ipotesi. Un’ipotesi che il Lincoln Project vuole rendere realtà, qualcosa per cui i cittadini americani non debbano più pagare the price for Trump’s inadequasy, il prezzo che gli americani stanno pagando per l’inadeguatezza di Donald Trump. Non potrà mai essere tutto ridotto a un semplice «Il nemico del mio nemico, è mio amico».
Davide Zaino Pasqualone
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Nasce in Abruzzo nel 1998 in un paesino così noioso, isolato e bigotto da convincerlo, all’età di 18 anni, a fuggire a Bologna. Una volta iniziata l’università si innamorerà del fotogiornalismo. È un amante dello sport, della cultura, della filosofia, della fotografia e dei tatuaggi, potrebbe riassumere le sue idee in una frase poetica e colta, ma gli è sufficiente un semplice “Vivi e lascia vivere“