“Cronometro in bagno? Prima i diritti, poi il guadagno!” . Questo lo striscione affisso nella notte da Torino Tricolore
al polo Amazon di Torrazza Piemonte. “Dopo l’ennesima violazione dei diritti dei lavoratori da parte di Amazon, non potevamo stare zitti – ha commentato Matteo Rossino, portavoce di Torino Tricolore – Il caso della lavoratrice sanzionata per la sosta di venti minuti in bagno, troppo lunga secondo la multinazionale, è solo l’ultima di una serie di regole assurde imposte dal colosso di Bezos. Nonostante l’azienda neghi, è ormai noto che l’unico interesse è il profitto a discapito del benessere dei dipendenti. La produzione e il raggiungimento degli obiettivi – ha proseguito Rossino – schiacciano le esigenze dei lavoratori che spesso sono troppo preoccupati di perdere la loro occupazione per far valere i propri diritti. È inaccettabile che nel 2022 venga calpestata così palesemente la carta del lavoro. Gli operatori Amazon sono prima di tutto padri e madri di famiglia, ragazzi che vogliono costruirsi un futuro – ha concluso Rossino – e devono poter lavorare in serenità senza temere il licenziamento per una sosta ai servizi non in linea con le politiche aziendali.”
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