STRASBURGO – Ieri si è tenuto il primo discorso da Capo dello Stato nell’Aula del Parlamento Europeo per il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, accolto dal Presidente del Parlamento Martin Schulz con cui ha avuto un primo incontro, ha parlato di fronte alla Plenaria riunita in seduta solenne. Al termine, incontro con il Presidente della Commissione UE, Jean Claude Juncker.
Da Mattarella è arrivato un appello all’unità, in un’Europa ferita dal terrore. «Prendo la parola – ha detto – in un momento particolarmente drammatico per tutti noi. L’Europa è ferita: Bruxelles, Copenaghen, Londra, Madrid, Parigi, sono altrettante lacerazioni, dolorose e incancellabili, sul corpo della nostra Unione». Solo con più unità tra Stati – ha sostenuto – si riuscirà a sconfiggere il terrorismo. Nessun Paese è in grado di affrontarlo da solo. «Risposte apparentemente semplici non ci aiutano», anche perché ci spingono a «rinunciare a diritti fondamentali. […] Il mondo ha bisogno dell’Europa, e ha bisogno di un’Europa unita. Di un’Europa che sappia anche completare il suo disegno organico, e penso all’area dei Balcani occidentali. […] L’Unione può favorire le necessarie convergenze internazionali per la Siria, per l’Iraq, per la Libia, cercando scelte condivise che contrastino con efficacia le forze del disordine e del terrore. I tragici fatti di ieri ne confermano l’urgenza […] L’Europa aggiorni le sue regole. Dublino fotografa un passato che non c’è più. Ora servono nuove regole improntate a principi di umanità e sicurezza, soliderietà e responsabilità. La scelta è tra un’Europa che affronta i fenomeni cercando di governarli e un’Eurooa che li subisce».
L’intervento del Presidente è stato salutato da una standing ovation dell’Europarlamento. Fermi i deputati leghisti, compreso il segretario del Carroccio, Matteo Salvini.
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