Ha fatto parlare e non poco la definizione “congiunti” che il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha dato durante la conferenza stampa inerente la Fase 2. Un termine sicuramente anacronistico, poco utilizzato anche in termini giuridici con l’unica menzione all’interno dell’articolo 307, comma 4, del codice penale: «Agli effetti della legge penale, si intendono per “prossimi congiunti” gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, affini nello stesso grado, zii e nipoti».
Dalla lettura dell’articolo è facile evincere come lo stesso non abbia alcun effetto sulla situazione che sta attraversando attualmente l’Italia (essendo riservato al campo penalistico) e che inoltre il termine utilizzato dal governo esclude, volutamente, l’aggettivo “prossimi” allargando le maglie della stessa definizione.
Un significato di non facilissima interpretazione, insomma, ma che cerca di raggruppare al suo interno un ampio spettro di possibilità. Un chiarimento necessario, quello fatto dall’esecutivo, visto e considerato che il decreto entrerà in vigore dalla mezzanotte del 3 maggio – a cavallo tra il 3 e il 4, dunque.
In merito a tale termine Palazzo Chigi chiarisce che i congiunti sono «Parenti, affini, partner nelle unioni civili, le persone legate da stabile legame affettivo, parenti fino al sesto grado e congiunti fino al quarto». Come detto un termine di ampia portata, che permetterà ai molti italiani rimasti chiusi in casa in questi 2 mesi di lockdown di poter finalmente far visita ai propri affetti stabili.
Gli altri chiarimenti dati dal governo tramite le FAQ riguardano la possibilità di spostarsi all’interno della Regione di appartenenza. A differenza di quel che si possa pensare è stato proprio questo il punto più critico su cui il governo ha dovuto lavorare. Su tali situazioni è stato chiarito che si potrà uscire a fare una passeggiata per lavoro, salute o necessità, così come per svolgere attività motoria. Permesso anche il rientro nel proprio domicilio (anche se sarà necessario lo spostamento tra regioni diverse). Sarà consentita l’attività motoria all’aperto individuale (tranne se conviventi) rispettando le misure di sicurezza, ma non quella di squadra per evitare assembramenti.
Sarà possibile recarsi al cimitero e alcuni pubblici esercizi saranno riaperti (specie quelli in cui è prevista la consegna a domicilio). All’interno delle FAQ è stato chiarito anche che potranno essere svolte “in presenza” esami e sedute di laurea all’università, solo qualora vengano garantite le misure di prevenzione e protezione.
Francesco Mascali
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