Chiara ,21 anni, è stata accusata di aver sepolto due neonati, partoriti uno a distanza di un anno dall’altro, nel giardino della sua abitazione a Traversetolo (PR). Gli amici, increduli, affermano agli inquirenti che la ragazza avrebbe sicuramente parlato delle gravidanze con loro. La ragazza per nasconderla avrebbe detto numerose bugie a tutti coloro che le stavano intorno, tra cui amici, genitori, fidanzato (e padre dei bambini), e la datrice di lavoro.

Sono stati disposti i domiciliari secondo l’ordinanza emessa dal giudice, per la 21enne accusata di aver ucciso e seppellito 2 neonati nel giardino di casa sua. Amici e familiari sono sempre rimasti all’oscuro di tutto e alla scoperta sono rimasti tutti increduli.

Le confessioni degli amici

Alla domanda “Secondo te, Chiara era incinta?” posta dagli inquirenti a una delle amiche più intime di Chiara, la ragazza risponde in maniera negativa, aggiungendo che sarebbe stata la prima con cui ne avrebbe parlato. Della stessa convinzione sono altri due amici dell’indagata, con i quali Chiara si è sempre confidata gli stessi si dichiarano dispiaciuti di non essere riusciti a percepire il malessere che la travolgeva durante la gravidanza.

Le bugie per nascondere le gravidanze

Stando a quanto emerso dalle indagini, la 21enne non si è confidata proprio con nessuno, nemmeno con la famiglia poiché era terrorizzata dal giudizio altrui. Questo è anche dovuto alle dimensioni ristrette di Traversetolo, caratterizzato da un piccolo agglomerato di case e villette dove, anche se solo di vista, ci si conosce tutti. Secondo l’accusa, per queste motivazioni la ragazza avrebbe seguito una serie di cautele per nascondere alla comunità la sua gravidanza.

Due gravidanze, tante bugie

Sono tante le bugie dette da Chiara, una fra tante quella della sera del secondo parto, in cui dice alla sua migliore amica, tramite un audio whatsapp, di non stare bene per colpa di una grossa perdita di sangue dovuta al ciclo. La ragazza nel momento in cui invia l’audio aveva già proceduto al taglio del cordone ombelicale con delle forbici e all’occultamento del bambino in giardino.

La stessa amica, intercettata tempo dopo durante una conversazione telefonica con sua madre, si rivela ancora incredula davanti all’evidenza che Chiara possa aver compiuto un atto del genere.

Le giustificazioni di Chiara

Secondo le testimonianze degli amici, la 21enne avrebbe continuato a condurre la stessa vita di sempre, nel tentativo di nascondere le sue gravidanze. Chiara raccontava di trovarsi in uno stato di stanchezza perenne. Questa stanchezza era evidentemente dovuto alla sua condizione, ma lei dava altre giustificazioni.

Partecipava sempre meno alle uscite con gli amici, specialmente nel periodo tra il 3 e il 4 agosto, quando i primi segni di un imminente parto si stavano manifestando. Le scuse usate erano la stanchezza, oppure diceva di stare male per colpa di un virus.

Il giorno del secondo parto e il viaggio a New York

Il 7 agosto, giorno del parto, la 21enne aveva spiegato a un’amica di dover fare degli acquisti per prepararsi al viaggio a New York con i genitori, previsto nelle settimane successive, rinviando così un appuntamento. Tuttavia, anche questa si è rivelata una semplice scusa, pensata per nascondere la verità persino alle persone più vicine.

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