Dopo lo scandalo successo al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano legato al ruolo di consulente di Maria Rosaria Boccia, ha deciso di dimettersi. Convocato dalla Premier Giorgia Meloni dopo gli avvenimenti successi, Sangiuliano ha presentato una lettera di dimissioni causata dalla vergogna delle notizie uscite su di lui e riguardo la signora Boccia.
Tutto ha inizio il 26 agosto quando Maria Rosaria Boccia si era qualificata come sua collaboratrice spargendo la notizia sui vari social. I ringrazianti facevano riferimento riguardo la nomina di «Consigliera del Ministro per i Grandi Eventi». Appresa quella notizia, il ministero aveva smentito l’attribuzione di quell’incarico. E proprio da quel momento sono iniziati ad insorgere i primi problemi tra Boccia, Sangiuliano e i collaboratori del ministro.
Boccia per giorni continuava a pubblicare sui social documenti, foto, screenshot, frammenti di video e registrazioni di telefonate che smentivano le ricostruzioni ufficiali e informali del ministero della Cultura, mettendo in mostra la sua vicinanza al ministro e al suo staff.
Nella giornata del 2 settembre è intervenuta Meloni affermando di appoggiare e credere nella versione di Sangiuliano, secondo cui il ministero non avrebbe speso soldi pubblici per Boccia. Quest’ultima, però, continuava sulla sua versione dei fatti, pubblicando sempre il tutto sui vari social. Come ad esempio la visita agli scavi di Pompei prevista per il prossimo 20 settembre. Il 3 settmebre Giorgia Meloni convoca Sangiuliano a Palazzo Chigi per approfondire la questione.
Nei giorni seguenti sia Sangiuliano che Boccia rilasciano alcune interviste. Il primo afferma che tra lui e Boccia c’è stata una relazione ma che non le ha mai offerto nulla con i soldi pubblici. La seconda afferma che tutto ciò che ha pubblicato fin a quel tempo era vero e che il ministro sia sotto ricatto. Il nome, però, non è stato rivelato.
L’ormai ex Ministro della Cultura nasce a Napoli nel 1962 e si laurea alla Federico II di Napoli in Giurisprudenza. Dopo aver militato nei partiti di destra, Sangiuliano inizia una carriera da giornalista culminata poi con i ruoli di vicedirettore del Tg1 e poi direttore del Tg2.
Foto: notizie.virgilio.it
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.