Continua la conta dei danni post-pandemica. Oggi, infatti, è il turno di Domenico Arcuri, ex commissario straordinario all’emergenza Covid-19, iscritto sul registro degli indagati dalla Procura di Roma per corruzione, peculato e abuso d’ufficio. Tuttavia i PM fanno sapere che, per il reato di corruzione, sarebbe già stata chiesta l’archiviazione. Sul punto si attende la decisione del GIP.
Oltre a Domenico Arcuri e al suo vice Antonio Fabbrocini – responsabile unico del procedimento d’acquisto – sono indagate a vario titolo, per traffico di influenze illecite, ricettazione, riciclaggio, auto-riciclaggio e frode in pubbliche forniture, altre sei persone. Per gli inquirenti costituivano un “comitato d’affari”, un “sodalizio” composto da “freelance improvvisati desiderosi di speculare sull’epidemia” e “capace di interloquire e di condizionare le scelte della Pubblica amministrazione”.
Dunque, ad intermediari “prescelti” veniva assegnato il compito di acquistare mascherine cinesi non a norma e talvolta pericolose per la salute: «Attenzione, dispositivo molto pericoloso», è il responso dei laboratori incaricati di verificare la qualità delle mascherine.
Causa fase acuta della pandemia, quelle che dovevano essere degli adeguati dispositivi di protezione venivano ugualmente importate in Italia e pagate dalla struttura commissariale diretta da Domenico Arcuri. Per questo, nel suo provvedimento, la Procura dispone il sequestro di oltre 800 milioni di mascherine, molte delle quali già ampiamente distribuite ed utilizzate.
Arcuri è stato ascoltato sabato scorso dai magistrati, rendendo possibile – si legge nella nota della struttura commissariale– «un confronto e un chiarimento che si auspicava da molto tempo con l’autorità giudiziaria, rispetto alla quale sin dall’origine dell’indagine il dottor Arcuri ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo, al fine di far definitivamente luce su quanto accaduto».
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
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