In Perù il Presidente Pedro Castillo ha deciso di sciogliere il Parlamento. Accusato di impeachement, il Presidente peruviano ha deciso così di sciogliere il Congresso proclamando uno stato di emergenza. Il Presidente ha indotto un coprifuoco che opera dalle 22 fino alle 4 del mattino sospendendo tutte le attività e vietando ai cittadini di uscire per strada.
La reazione dei partiti peruviani non è docile con il Presidente Castillo, tanto da accusarlo di abuso della sua posizione opponendosi quindi alle misure applicate. Per il capo di Stato peruviano, Francisco Morales, non c’è dubbio: è un golpe, rassegnando così le dimissioni.
Morales ad una nota radio peruviana con sede nella capitale Lima ha affermato che questo è un golpe destinato a fallire. Secondo il capo di Stato, le forze armate hanno il dovere di ristabilire la democrazia in base alla Costituzione. Anche la vice presidente della Repubblica, Dina Boluarte, dichiara che questo golpe non farà altro che aggravare la situazione politica in Perù.
Daniel Soria Lujan, procuratore generale del Perù, afferma che presenterà una denuncia penale nei confronti del Presidente peruviano. Il compito di Lujan sarà verificare degli eventuali reati commessi da Castillo a causa della decisione di sciogliere il Parlamento.
In una nota della procura si evidenzia come il Presidente peruviano abbia violato la Costituzione politica del Perù.
Pedro Castillo Terrones, nome completo, spiega in tv il perché di questa decisione. Secondo le sue parole ‘è venuto a mancare l’equilibrio dei poteri’. Egli stesso ha deciso di dare il via alle nuove elezioni prima di essere accusato di impeachment. La sua idea è quella di preparare una nuova Costituzione entro un certo periodo che non superi i nove mesi.
Il Perù è uno dei paesi più poveri e travagliati al mondo. Lo Stato sudamericano è in una perenne crisi, e questo golpe non porterà sicuramente giovamento. Pedro Castillo ha ormai pochi sostenitori dalla sua parte. Persino metà della popolazione che ha votato per lui non lo sostiene più. Un paese che non trova pace.
Aggiornamenti:
Il Presidente peruviano è stato destituito e arrestato, fallito il suo auto-golpe.
Fonte: Repubblica
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.