BRUXELLES – Il 98% delle aziende italiane ritiene che la corruzione sia molto diffusa nel Paese. Un dato record all’interno dell’Unione Europea. Seconda, in questa particolare classifica, c’è la Grecia con il 96%, terza la Romania (95%). Quindi Spagna e Cipro, appaiate al 93%. Lo rende noto uno studio di Eurobarometro, diffuso in occasione della Giornata Mondiale nella lotta alla corruzione. Il dato medio UE della percezione delle imprese sulla corruzione nei loro singoli, è pari al 71%.
«La lotta contro la corruzione è una parte importante dell’agenda dell’Ue e una priorità per i nostri cittadini». Lo afferma Dimitris Avramopoulos, Commissario UE agli Affari interni. «Misure efficaci contro la corruzione sono al centro delle nostre politiche. Si tratta di un fenomeno – osserva il Commissario – che erode la fiducia dei cittadini europei nel nostro progetto comune europeo. Se la corruzione è provata o addirittura solo sospetta, può minare le fondamenta delle nostre istituzioni democratiche e essere un grave ostacolo alla crescita economica. La Commissione – conclude Avramopoulos – continuerà ad utilizzare tutti i mezzi disponibili per combattere la corruzione e spingere gli Stati membri a prendere ulteriori provvedimenti».
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