Da oggi, 9 luglio, a giovedì 11 luglio, si terrà a Washington l’incontro più atteso dell’anno, in occasione del settantacinquesimo anniversario della NATO. L’agitazione per un probabile ritorno dell’ex presidente Donald Trump sta mettendo in allerta molti degli alleati europei degli Stati Uniti. Ad aggravare la situazione ci pensa l’evidente fragilità del presidente Joe Biden e le sue improbabili skills nel mantenere la carica di governatore.
Tuttavia, lo stesso ex presidente USA, Donald Trump, nello scorso dibattito di Atlanta, non ha fatto sapere se ha intenzione di ritirare gli Stati Uniti dall’alleanza, nel caso venisse rieletto.
In questo clima di alterazione, intervengono i diplomatici europei che stanno elaborando dei piani di emergenza per poter affrontare con prontezza la possibile Amministrazione Trump.
“É un immagine di declino terminale” commenta sui social Sergey Radchenko, storico della Johns Hopkins School of Advanced International Studies, alludendo a come “queste elezioni stiano facendo più di quanto Vladimir Putin e Xi Jinping potessero sperare per screditare la democrazia”.
A proposito dei dibattiti, un alto funzionario dell’Amministrazione Biden definisce quella che deve avvenire a Washington “una delle riunioni più ansiose dei tempi moderni”.
La situazione politica in Europa non aiuta ad alleviare le preoccupazioni con le recenti consultazioni che hanno portato al trionfo delle forze di estrema destra, tra cui alcune che sembrano scettiche nei confronti dell’alleanza con la NATO.
Solo in Francia pare esserci stata una mobilitazione effettiva affinché si potesse evitare la stessa sorte degli altri stati con la vittoria del Nuovo Fronte Popolare alle elezioni presidenziali.
Si respira ad ogni modo un’aria di tensione in vista dei prossimi incontri della settimana a Washington.
Nel frattempo, la questione guerra Ucraina-Russia pare dominare il dibattito del summit. Per il momento sembrerebbe fuori discussione la trattativa di adesione del Paese con capitale Kiev alla NATO, anche se molti stati, compresa l’Amministrazione Biden, stanno cercando di elaborare piani di protezione attraverso accordi bilaterali che prevedono il mandato di armi.
Questa mobilitazione di armi servirebbe quindi ad anticipare un eventuale colpo grosso di Trump a sfavore dell’Ucraina, decidendo di tagliare il sostegno militare a Kiev per alimentare il controllo della parte russa nei territori militarmente occupati.
Fonte immagine in evidenza: adnkronos.com
Marina Zambito
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Ciao a tutti, io sono Marina e ho 21 anni. Mi piace definirmi come persona curiosa e anche un po’, ma leggermente, chiaccherona. Amo prendermi cura dei dettagli e se ve lo steste chiedendo, sì..sono piuttosto perfettina, ma non troppo esagerata. Con questa esperienza mi auguro di fare qualcosa di buono soprattutto per voi e, in fondo, anche per me stessa. Adesso, non resta che sperimentare. Buon divertimento a noi!