ROMA – All’indomani degli attentati di Parigi, che ha visto consumarsi una tragedia che porta il nome delle 129 persone brutalmente uccise da alcune cellule di presunta matrice terrorista, l’Europa si guarda intorno per comprendere le ragioni dell’accaduto e gettare le basi per garantire la sicurezza all’interno delle rispettive Nazioni. In merito alla questione, infatti, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, auspica che durante l’imminente G20 si possa trovare una soluzione efficace al terrorismo e che non si resti ulteriormente con le mani in mano. Allo stesso summit mondiale sarà presente anche Matteo Renzi, il quale si recherà in Turchia, dove è stato disposto un stato di allerta alto, anche in vista delle probabili contestazioni da parte della cittadinanza.
Per quanto riguarda il territorio italiano, il ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha rilasciato queste dichiarazioni: «Abbiamo elevato il livello di sicurezza, lo abbiamo portato al secondo livello che comporta la possibilità di coinvolgimento delle forze dei corpi speciali dell’esercito». Affermazioni che non sembrano rassicurare particolarmente, dato che lo stesso ministro ha inoltre puntualizzato come nessuna nazione europea può considerarsi fuori dal mirino dell’ISIS. Nonostante queste constatazioni, l’Italia non ha ancora conosciuto e sventato potenziali minacce terroristiche, sebbene lo Stato islamico continui a rivendicare futuri attacchi a Roma, a partire dall’ultimo videomessaggio circolato in rete la sera degli attentati di Parigi. Inoltre, per quanto esponenti politici come Matteo Salvini o Giorgia Meloni continuino a puntare il dito verso il fenomeno dell’immigrazione come possibile focolare di infiltrazioni terroristiche, il ministero degli Interni ha smentito questa ipotesi, considerandola da escludere. D’altro canto però, come ha ribadito Matteo Renzi «la Nazione è caduta nello sconforto e quindi dobbiamo restare uniti»; pertanto, ogni italiano in questo momento avrebbe bisogno di risposte che al momento nessuna autorità competente può dare.
Il dibattito sulla sicurezza ha coinvolto anche gli Stati Uniti, i cui cittadini puntano il dito contro Obama e vedono nell’attuale candidato alla Casa Bianca, Donald Trump, l’unica personalità che possa garantire l’ordine negli Stati Uniti d’America; lo stesso Trump ha inoltre dichiarato, durante un comizio a Fort Dodge, di voler bombardare a tappeto ogni singolo territorio occupato dall’ISIS. In conclusione: l’Italia è a rischio terrorismo? La risposta non può che essere sì. Ma è anche vero che, al momento, il potenziale rischio terroristico non può essere limitato se non sventando direttamente eventuali attacchi. L’immigrazione clandestina può rivelarsi pericolosa ai fini di accogliere terroristi? (Come accade di solito su questo tema) l’Italia si divide.
Francesco Laneri
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