A poche ore dal suo insediamento alla Casa Bianca, il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un atto esecutivo che mira a congelare la riforma sanitaria varata dall’amministrazione Obama.
WASHINGTON D.C. – Donald Trump non ha perso tempo. Il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, infatti, una volta conclusa la parata presidenziale e dopo aver giurato da 45° presidente, si è subito recato presso lo studio ovale, dove ha firmato un decreto esecutivo diretto alle agenzie governative per ridurre il peso dell’Obamacare. Il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, ha affermato che Trump ha siglato l’ordine sull’Affordable Car Act, che sollecita i dipartimenti governativi a «rinunciare, rinviare, concedere deroghe o ritardare l’attuazione», imponendo oneri fiscali sui singoli Stati, le società e gli individui.
Proprio l’abrogazione dell’Affordable Car Act, meglio nota con l’appellativo di Obamacare, è stata una delle promesse fatte dal neoeletto presidente in campagna elettorale e, durante il discorso del suo insediamento, ha sottolineato l’intenzione di sgravare il peso economico sui cittadini: «Oggi non è in atto solo il trasferimento di potere da un’amministrazione all’altra, o da un partito all’altro: Noi trasferiamo il potere da Washington DC e lo restituiamo a voi, il popolo». La sollecitazione da parte di Trump consiste in una prassi comune che avviene ad ogni cambio di amministrazione, in quanto concede la possibilità alla Casa Bianca di inviare un atto richiedente la revisione delle regole. Il capo dello staff della Casa Bianca, Reince Priebus, invierà dunque un promemoria alle agenzie governative, chiedendo il congelamento delle regole in vigore. Inizia con un messaggio chiaro il mandato del neo presidente Trump: attuare una politica completamente diversa da quella precedente, rimediando alle scelte sbagliate fatte dal suo predecessore Barack Obama.
Gianluca Merla
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