La Francia dice basta ai virologi in TV. Da qualche settimana i mass media francesi non lasciano spazio a scienziati di ogni tipo: virologi, epidemiologi o immunologi che siano. Almeno non a quelli che fanno parte del Comitato Tecnico Scientifico della Nazione.
All’improvviso, infatti, in Francia gli esperti sarebbero praticamente scomparsi del tutto da televisioni, radio e giornali. Ora, che l’indicazione venga dall’alto è sicuro. Invece, velo di mistero si poggia su chi abbia chiesto un cambio di rotta. C’è chi ipotizza sia stato lo stesso Presidente della Repubblica Emmanuel Macron a invitare i membri del comitato tecnico-scientifico a mantenere un profilo basso. In altre parole, di dare priorità al confronto con l’esecutivo, e solo dopo (ed eventualmente) a quello con i giornalisti.
Perché? Si dice che non avesse gioito particolarmente per la fama crescente degli scienziati sempre protagonisti di talk show e dibattiti dove è difficile distinguere la competenza scientifica da un probabile esibizionismo celato, poi, non così bene. Alla base della decisione, dunque, la convinzione che meno annunci e dichiarazioni producano meno allarmismo e populismo perlopiù dovuto ad opinioni contrastanti spesso diffuse sul piccolo schermo.
E in Italia succederà lo stesso? Dopo l’invito di Mario Draghi ai suoi ministri di rilasciare meno interviste e accettare meno inviti nei programmi più disparati, si potrebbe assistere in un sostanziale ripristino della strategia comunicativa che potrebbe salvaguardare la salute mentale di tutti gli italiani costretti ricevere informazioni focalizzate sulle nuove varianti scoperte nell’arco della giornata, la quantità di mascherine da indossare per proteggersi meglio e sui che, ahimè, destinati a cambiare costantemente.
Maria Giulia Vancheri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità