Un martedì all’insegna della vittoria per le squadre italiane impegnate in Champions League: prestazione convincente dell’Inter contro il Salisburgo ma con qualche lacuna che fa riflettere, partita ostica del Napoli contro l’Union Berlino, anche per via delle condizioni meteo. Vediamo entrambe le situazioni.
Quando si vince non si può che essere soddisfatti del risultato, specie se si fa riferimento ad una classifica dove la Real Sociedad tallona il primo posto, ma l’Inter deve valutare altre situazioni altrettanto importanti.
Il Salisburgo anche quest’anno è una macchina perfetta per quanto riguarda lo scouting di talenti stranieri e delle gemme provenienti dal vivaio, ma non è certamente una squadra ostica come lo era qualche anno fa. Per diversi tratti della partita la squadra di Inzaghi è sembrata troppo lenta nel ragionare, patendo la pressione avversaria, forse sottovalutando un po’ troppo le caratteristiche della squadra ospite.
Agli austriaci mancavano giocatori importanti come Koita o Terzic (l’ex Fiorentina che tanto sta facendo bene); altri rientravano da un periodo difficile come l’importante Sucic che non era al meglio, ma hanno saputo mettere in difficoltà i nerazzurri con un pressing alto. Nell‘Inter alcuni titolari hanno riposato e la loro assenza si è sentita: basta pensare ai vari Acerbi, Di Marco e Thuram, giocatori imprescindibili nello scacchiere interista.
Importante il ritorno al gol di Sanchez, autore di una buona partita ma Lautaro conferma di trovarsi meglio con un giocatore come Thuram e il suo ingresso, ancora una volta, ha dimostrato questa tesi. L’attacco della profondità, una fisicità diversa e uno scatto importante sono quei fattori che hanno permesso alla squadra di Inzaghi di non farsi schiacciare dagli austriaci.
Il gol del Salisburgo è una piccola perla del talentuoso israeliano Gloukh, che insacca Sommer con un bel tiro a giro dopo una bella azione corale. Anche lo score finale dei tiri in porta (3 a 6) dimostra come gli ospiti siano stati più che pericolosi ma un preciso rigore di Calhanoglu regala i 3 punti all’Inter, forse ora più consapevole che al ritorno non sarà per niente una passeggiata.
Rudi Garcia, dovendo far fronte all’importante assenza di Osimhen, ha puntato su Raspadori per andare a completare il solito tridente formato da Politano e Kvaratskhelia.
L’Union, dal canto suo, sta attraversando un momento assolutamente negativo, perchè nonostante una prova discreta, esce sconfitto anche da questo scontro e allunga a 9 le sconfitte consecutive tra Champions e Bundesliga. Un periodo dove i tedeschi segnano poco e sembrano essere l’ombra della splendida squadra, anima e cuore, che soltanto qualche mese fa conquistava il quarto posto in campionato.
Il Napoli ha avuto non poche difficoltà, dettate non solo dalla fisicità prorompente dei padroni di casa ma anche a causa delle condizioni meteo che hanno appesantito il campo e rallentato il gioco. Anche i partenopei non sono sicuramente nel loro periodo migliore, ma ci sono stati diversi segnali importanti.
Spicca su tutti la prestazione di Kvara, sempre più sulla via della redenzione dopo un avvio di stagione da dimenticare: l’ala georgiana è padrona di quella parte di campo ed è l’autore dell’assist per il gol decisivo di Raspadori. L’attaccante ex Sassuolo aveva il ruolo difficilissimo di sostituire Osimhen e seppur con caratteristiche diverse, lo ha fatto egregiamente.
Altra prestazione importante è stata quella di Natan, l’oggetto misterioso del calciomercato azzurro di questa estate: il difensore brasiliano ha retto alla grande gli scontri aerei e sta iniziando a prendere quella sicurezza che può essere d’aiuto ad un reparto difensivo che, ancora oggi, risente dell’assenza di Kim. Da segnalare la difficoltà del Napoli di riprendere in velocità gli allunghi dei vari Fofana e Becker davanti, fortunatamente per gli azzurri sempre piuttosto imprecisi.
Vittoria importante e secondo posto dietro al Real Madrid a punteggio pieno: buon risultato del Napoli, in attesa del rientro di Osimhen
Alex Privitera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.