Ormai da alcune settimane è guerra aperta tra Israele e il Libano, soprattutto contro l’organizzazione paramilitare antisionista libanese Hezbollah. Dopo aver ucciso il loro capo, Ibrahim Aqil, Israele cerca annientare anche la stessa organizzazione, causando, però, allo stesso tempo centinaia di morti e feriti.
Il bombardamento in Libano è avvenuto nella valle del Beqaa, nel sud della nazione libanese. Nonostante l’avvertimento ai libanesi civili di scappare, si contano più di 100 morti e oltre 400 i feriti. Una serie di attacchi che hanno colpito circa 300 obiettivi legati a Hezbollah. Una botta e risposta tra le due nazioni. Alcuni razzi lanciati dal Libano sono stati intercettati, altri invece hanno colpito zone disabitate del nord di Israele.
Un conflitto che ormai non ha solo a che fare solo con Hamas ma anche con Hezbollah. Attacchi che, come ormai siamo abituati da qualche anno, causano vittime civili tra cui bambini, donne, e medici. Dagli Stati Uniti arriva la risposta di Biden il quale dice che faranno di tutto per non espandere ancora di più questo conflitto.
Un terzo bombardamenti si è verificato anche a Gaza su una scuola, Khaled bin al Walid, situata nel campo profughi di Nuseirat, a Gaza. Il portavoce della Protezione civile di Gaza conta due famiglia sterminate nell’attacco. Otto componenti familiari hanno perso la vita sotto i bombardamenti di Israele.
Foto: lapresse.it
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.