La guerra non fa sconti e colpisce (anche) coloro che non la fanno. Come anziani, donne ma soprattutto bambini.
Come visto, in questi primi giorni di conflitto, il premier russo Vladimir Putin non sta mantenendo neanche la parola di non colpire la popolazione civile. Solo questa mattina, non facendo miracolosamente vittime, un missile ha colpito un’abitazione di un complesso residenziale a Kiev mentre una famiglia all’interno faceva colazione. Carrarmati vanno a infrangersi contro macchine di civili che cercano di scappare da questa immotivata brutalità. Cellulari e giocattoli bomba vengono lasciati per strada nel tentativo di colpire che li raccoglie.
Ma c’è di peggio. “The Kyiv Independent” riporta che, in serata, il fuoco dell‘artiglieria russa ha colpito l’ospedale per bambini con il cancro “Okhmadyt” della capitale ucraina uccidendo un bambino e ferendone due.
Tra quest’ultimi, uno è ferito gravemente agli arti mentre l’altro presenta ferite lieve. A loro, si aggiungono anche due adulti rimasti coinvolti negli spari.
Tuttavia, a questo spietato e lugubre evento se ne aggiungono altri accaduti in queste ore. Come per esempio, nella periferia di Mariupol dove, a seguito dei raid aerei degli occupanti russi, quattro persone sono rimaste uccise e un bambino è rimasto ferito.
A Okhtyrka, nella regione di Sumy, un bambino è stato colpito da un bombardamento russo. Dopo essere rimasto gravemente ferito nella giornata di ieri, oggi purtroppo non ce l’ha fatta.
Infine, sempre ventiquattro ore fa, gli invasori russi hanno sparato su un orfanotrofio a Vorzel, vicino Kiev, che ospitava 50 bambini.
D’altronde cos’altro aspettarsi da quel gran figlio di Putin che aggiunge alla lunga lista un altro atto vigliacco in questa insensata e immotivata guerra.
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).