Giorgia Soleri è una modella di 26 anni, conosciuta anche per essere la fidanzata di Damiano dei Maneskin. Da qualche giorno si è molto parlato di lei sul web, non per la sua storia d’amore ma per la sua malattia, la vulvodinia. È una malattia di cui fino a qualche anno fa non si conosceva molto, per questo motivo tutte le donne che ne soffrivano si sentivano sole e abbandonate alle loro sofferenze, lei compresa. Una malattia apparentemente impossibile da guarire e comprendere, che veniva denominata “malattia invisibile”.
Giorgia racconta questo di quel periodo buio: “Mi sono sentita dire di tutto, che ero pazza, che ero ansiosa, stressata, che mi inventavo i sintomi. Sono arrivata a crederci e a considerare il dolore parte di me. Non so più nemmeno quante cose ho perso per colpa del mio dolore. Mi hanno vista decine di specialisti, sono stata ricoverata in decine di ospedali, sono svenuta per strada. Tutto questo è durato otto lunghi anni. Fino a quando due anni fa, questo dolore finalmente ha preso un nome e si è materializzato per tutti: vulvodinia, contrattura pelvica e neuropatia del pudendo, anche detto dolore pelvico cronico”.
Pochi giorni fa Giorgia Soleri ha parlato alla Camera dei deputati per promuovere una legge a tutela della vulvodinia. La malattia di cui stiamo parlando rientra tra i disturbi del dolore sessuale, si tratta di una sensazione dolorosa non correlata a una causa specifica. Interessa in particolare la mucosa vulvare e la sua diagnosi è complessa, poiché i dolori vulvari possono essere legati a varie patologie. Si presenta, nella maggioranza dei casi, durante l’atto sessuale, ma anche spontaneamente, associata a qualche movimento.
A riguardo, le parole di Giorgia alla Camera dei deputati sono state: “Ho iniziato a soffrire all’età di 16 anni, la diagnosi di vulvodinia è arrivata quando ne avevo 24, dopo ben 8 anni e soltanto dopo varie testimonianze lette su internet. Ho passato quegli anni a sentirmi ripetere che era tutto nella mia testa, poi dopo aver ricevuto la diagnosi ho speso migliaia di euro in visite perché non ci sono abbastanza dottori preparati sull’argomento. Tutto ciò ha creato in me una rabbia che mi ha permesso di raccontare la mia storia online. Ho creato una rete che poi si è racchiusa in un comitato nel 2021. Oggi sono emozionata di vedere istituzioni e stampa interessati a questo argomento. Voglio ringraziare tutti gli onorevoli che hanno firmato questa proposta di legge, ora va calendarizzata, votata e messa in atto”.
“È solo il primo passo non basta depositare una legge”, sono state queste le parole di Giorgia Soleri dopo aver parlato alla Camera della vulvodinia. Indubbiamente avere una legge che tutela tutte le donne affette da questa patologia è fondamentale ma non basta. A farci capire quanto siano importanti l’informazione e la conoscenza in merito a certe tematiche, è uno spiacevole evento avvenuto tra la modella e un medico. La ragazza aveva già parlato del fatto che molti medici non conoscono questa patologia e spesso danno anche informazioni infondate a riguardo.
Qualche giorno fa la ragazza si è sfogata sui social e ha raccontato: “Ieri sono nuovamente stata vittima di disinformazione da parte di un medico (che spoiler: non è neanche il mio medico, quindi non conosce la mia storia clinica). Avevo bisogno di un certificato medico per altri problemi di salute, dato che assumo vari farmaci ho nominato l’endometriosi. E’ stato detto a me e al mio compagno (che era presente): ‘Ma lo sapete che la cura per l’endometriosi è una gravidanza? Dovreste fare un figlio subito’. Questo consiglio mi è stato dato senza conoscere la mia storia clinica e i possibili problemi di infertilità. Non c’è cura. Non riesco a spiegare a parole l’umiliazione e la rabbia generata da quelle parole. Se non potete comprendere, fateci un favore: tacete”.
Alessia Miceli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.