Trump ha svelato il suo piano con cui gli USA potrebbero prendere il controllo della Striscia di Gaza, confermando che “i palestinesi dovrebbero essere collocati in altri Paesi”.
Il presidente americano Donald Trump, durante l’incontro a Washington con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha svelato il piano con cui gli USA potrebbero prendere il controllo della Striscia di Gaza. “Gli Stati Uniti prenderanno il controllo della Striscia di Gaza e ci lavoreranno. La possederemo”, sono le parole del presidente.
Il tycoon ha aumentato la pressione su Egitto e Giordania, così da poter accogliere gli sfollati di Gaza, anche dopo che entrambi i paesi e i palestinesi avevano respinto l’ipotesi. Trump afferma una “proprietà a lungo termine” di Gaza da parte degli Stati Uniti. Questo renderebbe Gaza “la Riviera del Medio Oriente. Potrebbe essere qualcosa di magnifico”.
Trump insiste sulle sue idee e i palestinesi non hanno altre alternative se non quella di lasciare Gaza, diventata ormai un cumulo di macerie dopo ben quindici mesi di bombardamenti. Bombardamenti che erano volti a smantellare Hamas dopo l’attacco da parte del gruppo terroristico avvenuto il 7 ottobre. Il presidente è fortemente convinto che i palestinesi, per poter vivere in pace, dovrebbero essere collocati in uno o più Paesi.
Il premier israeliano si è dimostrato aperto al piano di Trump, che secondo lui potrebbe “cambiare la storia” e verso cui vale la pena “prestare attenzione”. Netanyahu, che era giunto alla Casa Bianca per la seconda fase della tregua Hamas-Israele, ha invece visto che l’incontro si focalizzava sul fatto che potrebbe cambiare completamente lo status quo del Medio Oriente. “Non dovrebbe passare attraverso un processo di ricostruzione e occupazione da parte delle stesse persone che hanno… vissuto lì e sono morte lì e hanno vissuto un’esistenza miserabile lì”, sono le parole di Trump.
I due leader, in passato, hanno avuto molti momenti di tensione ma Netanyahu ha accolto il tycoon alla Casa Bianca. Il leader israeliano non ha escluso che potrebbero tornare le ostilità nei confronti di Hamas o con altri nemici. Netanyahu ha anche parlato di un possibile accordo con la storica rivale regionale, l’Arabia Saudita.
Israele e Hamas, questa settimana, hanno iniziato a negoziare i termini della seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. La seconda fase dovrebbe prevedere il rilascio degli ostaggi ancora in vista in cambio della fine definitiva alla guerra.
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