New York Times: prima pagina di oggi dedicata alla”Incalulable loss”, alla perdita incalcolabile subita dagli americani a causa delle numerose vittime da Covid-19
Numeri, numeri e ancora numeri. Tanti i calcoli di questi mesi: guariti, dimessi ma anche morti. Indignazione e rabbia, i sentimenti che suscita l’anonimo conteggio giornaliero delle vittime da Covid. Dietro quei numeri ci sono figli, nipoti, intere famiglie e tanto dolore. Il New York Times, oggi, dedica la sua prima pagina alla “perdita incalcolabile” subita in questi mesi di pandemia. Così, mentre il bilancio negli Stati Uniti si avvicina alle 100mila vittime, il Times riempie la sua copertina con i nomi e una breve biografia delle vittime da Sars-Cov2. Il sottotitolo riporta, inoltre, la scritta: «Non sono semplici nomi in una lista, loro erano noi».
I decessi giornalieri per Covid-19 che si contano negli USA sono ancora più di mille. Intanto, il Brasile sarebbe un nuovo epicentro della pandemia. L’allarme viene lanciato dal responsabile per le emergenze della Organizzazione Mondiale della Sanità Michael Ryan: «L’America del Sud è diventata un nuovo epicentro della malattia. Vediamo il numero dei casi aumentare in molti Paesi sudamericani. C’è preoccupazione per diversi di quei Paesi ma chiaramente il più toccato è il Brasile».
Niente sembra sotto controllo, nemmeno i rapporti con la Cina. Usa e Cina sarebbero, infatti, ai ferri corti, ad «un vero e proprio passo dalla guerra fredda»: lo dice il ministro degli Esteri cinese Wang Y che si auspica una cooperazione tra i due paesi. Dunque, la Cina si dichiara “aperta” agli sforzi e alla cooperazione internazionale per identificare la fonte della pandemia da Covid-19. Parlando in conferenza stampa, il ministro Wang Yi, ha precisato, però, la necessità che l’indagine sia «libera da interferenze politiche» e basata su «motivazioni scientifiche». Sul punto Wang ha criticato duramente gli sforzi degli Stati Uniti volti a identificare, a tutti i costi, il virus come cinese, stigmatizzando il Paese e ledendo la sua reputazione. Riusciranno a trovare un accordo e a evitare nuove tensioni internazionali?
Maria Giulia Vancheri
Foto: La Repubblica
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità