Il premier, nel suo primo discorso, ha affermato: “Il cambiamento inizia ora. Il partito laburista è cambiato, è pronto a servire il nostro paese, pronto a riportare la Gran Bretagna al servizio dei lavoratori. Il mandato comporta grandi responsabilità. Dobbiamo riportare la politica al servizio del pubblico. Questa è la grande prova della politica in quest’epoca: la lotta per la fiducia. Prima il Paese, poi il partito è un principio guida“.
Il nuovo primo ministro, adesso, dovrà come prima cosa gestire le conseguenze lasciate dalla Brexit in termini di finanze pubbliche, sempre più ristrette di fronte a una crescita economica che stenta a decollare. Inoltre, una delle priorità è l’instaurazione di rapporti commerciali con l’Unione Europea. Nonostante Starmer, in passato, si sia battuto per un secondo referendum sull’uscita del Regno Unito dall’UE, ora dichiara di scegliere una linea più prudente. Sebbene si debbano ricercare rapporti più sereni e stretti con l’UE, però, non intende tornare a prendere parte all’Unione doganale o al mercato unico.
Altro tema importante e urgente è quello della sicurezza. Durante un discorso a Manchester, Starmer ha annunciato di volersi impegnare per un “triplo blocco deterrente nucleare“, e di aumentare la spesa per la difesa al 2,5% del PIL. Ha, infatti, dichiarato: “La sicurezza nazionale verrà sempre al primo posto nel nuovo Partito laburista. Mantenere il nostro Paese al sicuro è il fondamento della stabilità che il popolo britannico giustamente si aspetta dal proprio governo“.
Dal 2008 al 2013 è stato procuratore della Corona, mentre nel 2014 la regina Elisabetta II lo ha nominato baronetto per il suo impegno come pubblico ministero alla Crown Prosecution Service.
Il 4 gennaio 2020, dopo la sconfitta dei laburisti nelle elezioni del 2019, Starmer ha annunciato la sua candidatura come leader del partito laburista. Viene eletto capo del partito con il 56,2% di voti, battendo le rivali Rebecca Long-Bailey e Lisa Nandy. Infine, è sposato con l’avvocata Victoria Alexander e ha due figli.
Diverse settimane fa Starmer ha presentato i punti principali del suo programma, i quali comprendono: creazione e ridistribuzione di ricchezza per migliorare il tenore di vita dei lavoratori; aumento del 5% dell’aliquota sui redditi più alti; potenziamento della sanità pubblica; abolizione di leggi restrittive sugli scioperi, della Camera dei Lords e dei cavilli fiscali che consentono una tassazione avvantaggiata per i fondi di private equity.
Inoltre, è in programma anche la creazione di un nuovo Comando per le Frontiere e la Sicurezza per combattere il contrabbando, avendo un budget iniziale di 75 milioni di sterline. Riguardo alla politica estera, infine, è a favore della Nato e di Israele.
Fonte immagine in evidenza: Euronews
Valentina Contarino
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