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Il saluto romano di Elon Musk, si tratta solo di un malinteso?
22 Gennaio 2025
Estera

Il saluto romano di Elon Musk, si tratta solo di un malinteso?

Home » Best politik » Estera » Il saluto romano di Elon Musk, si tratta solo di un malinteso?

È sulla bocca di tutti in questi giorni il gesto di Elon Musk durante un evento dedicato alle elezioni di Donald Trump. Avrà veramente fatto il “saluto romano” o si tratta solo di un malinteso?

Il gesto che ha fatto scalpore

Il gesto di Elon Musk durante un evento alla Capital One Arena di Washington, che ha suscitato polemiche per il presunto riferimento al saluto nazista, ha sollevato un enorme scalpore.

Il braccio teso di Musk è stato immediatamente associato a simboli storici oscuri, scatenando reazioni forti e indignate, tra cui quella del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha ribadito la sua condanna alla vicinanza del magnate con forze politiche di estrema destra. Scholz ha fatto riferimento non solo al gesto di Musk, ma anche al suo supporto pubblico al partito AfD in Germania, con un particolare riferimento a Alice Weidel, la sua leader, che era stata invitata alla cerimonia di insediamento di Donald Trump, ma non poté parteciparvi.

In Italia, un gruppo di studenti del collettivo “Cambiare rotta” ha messo in atto una provocazione, appendendo un fantoccio con il volto di Musk a testa in giù a piazzale Loreto, il famoso luogo milanese simbolo di un passato tragico. La didascalia che accompagnava la foto faceva un chiaro riferimento alla storia del fascismo italiano: “C’è sempre posto a piazzale Loreto, Elon”.

Tuttavia, sorprendentemente, l’Anti-Defamation League ha preso le difese di Musk, ridimensionando l’episodio come un semplice errore in un momento di eccessiva esuberanza, pur ammettendo che fosse stato un gesto imbarazzante.

Il miliardario aveva infatti suscitato una vasta indignazione due anni prima, quando aveva condiviso una teoria complottista antisemita, chiamandola “la verità”, un atto che aveva ricevuto anche la condanna della Casa Bianca. Il quotidiano israeliano Haaretz ha definito l’episodio come un chiaro richiamo a simboli del passato fascista e nazista.

Musk, però, ha minimizzato le polemiche sui social, accusando i suoi avversari di utilizzare vecchi “trucchi” per attaccarlo, liquidando la questione come una falsificazione.

Ma chi è Elon Musk?

Elon Musk, nato il 28 giugno 1971 a Pretoria, Sudafrica, è oggi uno degli imprenditori più influenti del nostro tempo. Con progetti come PayPal, Tesla e SpaceX.

Musk ha anche avuto un ruolo di primo piano nell’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump, che lo ha scelto per guidare il Dipartimento per l’efficienza governativa degli Stati Uniti.

Nel 1999, Musk co-fonda X.com, una compagnia di servizi finanziari online che si trasformerà successivamente in PayPal, diventando uno dei sistemi di pagamento digitale più utilizzati al mondo. Dopo la vendita di PayPal a eBay nel 2002, Musk concentra la sua attenzione su nuovi orizzonti. È lanciando SpaceX con l’ambizione di abbattere i costi per l’esplorazione spaziale e rendere possibile la colonizzazione di Marte. SpaceX ha progettato razzi come il Falcon 1, il Falcon 9 e il Falcon Heavy, oltre a sviluppare le capsule Dragon per il trasporto di astronauti e cargo verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Nel 2003, Musk fonda Tesla Motors, una compagnia che ha cambiato per sempre il panorama dell’automobilismo, promuovendo l’auto elettrica come alternativa sostenibile ai veicoli a combustione. Successivamente, nel 2006, avvia SolarCity, una società focalizzata sulla produzione e distribuzione di soluzioni energetiche fotovoltaiche. Nel 2013, Musk presenta Hyperloop, un ambizioso progetto di trasporto ultraveloce, che però è stato sviluppato da altre aziende, come Virgin Hyperloop, pur restando una sua intuizione.

Musk: nel 2024 è l’uomo più ricco del mondo

Nel 2015, Musk fonda OpenAI, una realtà no-profit dedicata alla ricerca sull’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie sicure e utili per il progresso dell’umanità. L’anno seguente, lancia Neuralink, una start-up che mira a creare interfacce neurali per collegare il cervello umano con l’IA. Sempre nel 2016, Musk fonda The Boring Company, un’impresa volta alla creazione di tunnel sotterranei per alleggerire il traffico urbano, un progetto che ha suscitato grande curiosità.

Nel 2022, Musk conclude l’acquisto di Twitter per una cifra record di 44 miliardi di dollari, un’operazione che ha suscitato un ampio dibattito. Dopo aver attuato radicali cambiamenti all’interno della piattaforma, annuncia nel dicembre dello stesso anno che si dimetterà dalla carica di CEO non appena troverà qualcuno disposto a prendere il suo posto.

Secondo il Bloomberg Billionaires Index, nel 2024 Musk è considerato l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio stimato di 319 miliardi di dollari. Il suo nome è diventato sinonimo di innovazione e visione, un simbolo di come le idee più audaci possano trasformarsi in realtà straordinarie.

Musk in politica, tutti i suoi passi

La trasformazione in “X” non ha significato solo un cambio di nome, ma anche un allentamento delle politiche di moderazione dei contenuti, creando un ambiente più permissivo, che ha facilitato il ritorno di alcuni account controversi, tra cui quello di Donald Trump.

Il ritorno di Trump su “X” ha avuto l’effetto di rinforzare una comunità di utenti che da tempo promuoveva una retorica populista e nazionalista.

Musk, sfruttando il suo controllo su “X”, ha diffuso contenuti falsi o manipolati, come una mappa che prevedeva una vittoria travolgente di Trump nelle presidenziali future e video falsificati per supportare le sue teorie.

Musk, nel 2023, ha versato ben 289 milioni di dollari al Partito Repubblicano, fondi che si prevede vengano utilizzati per sostenere le campagne elettorali di vari candidati repubblicani in vista delle elezioni del 2026. Oltre a queste donazioni, Musk ha indirizzato parte dei suoi fondi verso “America PAC”, un Super PAC che supporta Trump e che opera senza le limitazioni legali dei finanziamenti politici tradizionali. Questo PAC ha già speso circa 60 milioni di dollari in spese indipendenti, potenziando ulteriormente l’influenza di Musk sulle elezioni.

Ma Musk non si è limitato a un semplice sostegno finanziario: ha anche cercato di influenzare attivamente la politica repubblicana, ingaggiando consulenti politici esperti, come Chris Young, per assicurarsi che i fondi venissero gestiti in modo strategico. Questo gli ha consentito di consolidare il suo ruolo come interlocutore privilegiato all’interno del Partito Repubblicano, avvicinandolo sempre di più a Trump e alle sue agende politiche, in particolare sui temi legati alla tecnologia e all’aerospazio, ambiti che Musk conosce molto bene grazie alle sue aziende, Tesla e SpaceX.

L’influenza di Musk sulle elezioni statunitensi è ormai innegabile.

 

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