Grant Wahl, noto giornalista americano, è morto in tribuna stampa dopo la fine della partita tra Argentina e Olanda all’età di 48 anni. Il giornalista americano ha avuto un malore e, nonostante i soccorsi dei suoi colleghi e degli addetti ai lavori, per Wahl non c’è stato niente da fare.
Il fratello si sfoga sui social affermando che sia stato ucciso e che la causa non sia un malore improvviso.
CHI ERA GRANT WAHL?
Il giornalista statunitense inzia la sua carriera nel 1996 e nel 2012 entra nella redazione di Fox Sports. Wahl era noto soprattutto per la sua passione per il calcio e per questo è stato scelto come inviato per le partit dei Mondiali in Qatar.
Una passione per il calcio diviso anche con l’attivismo che ha portato avanti anche sui temi attuali come la causa LGBTQ+ e l’amore libero. Difatti, il giornalista non poté entrare in occasione del match tra Stati Uniti e Galles perché indossava una maglietta ‘arcobaleno’.
Infatti Wahl sui social si era lamentato di essere stato trattenuto oltre 25 minuti fuori lo stadio a causa della sua maglietta.
Il giornalista, quindi, muore in ospedale dopo aver sentito un malore, le cause sarebbero per infarto. Il fratello, però, denuncia quelle parole e afferma che sia stato ucciso.
“Mio fratello era sano. Mi ha detto di avere ricevuto minacce di morte. Non credo che sia morto, penso che sia stato ucciso”.
LA BRONCHITE
Grant Wahl affermava di non sentirsi in grandissima forma già il 5 dicembre. Di essere vittima di forte stress a causa delle poche ore di sonno. Nonostante le visite mediche nelle clinche qatariote, Wahl diceva di stare meglio con gli anitbiotici assegnatigli ma non al cento per cento.
‘Non ho il covid’ – diceva – ‘mi controllo ogni giorno, ma ho una tosse tremenda. Come ogni giornalista qui. A volte sembra un rantolo di morte.’
Simmaco Munno
Fonte: Gazzetta dello Sport e The Sun
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.