Emmanuel Macron, attuale Presidente della Repubblica della Francia, ha nominato, oggi venerdì 13 dicembre, Francois Bayrou nuovo premier dell’esecutivo, incaricandolo di formare un nuovo governo.
François Bayrou, 73 anni è il presidente del partito MoDem, il Movimento Democratico da lui fondato nel 2007 dopo la dissoluzione dell’UDF.
Secondo alcune dichiarazioni da parte dell’entourage di Macron, il primo ministro ha il “compito di dialogare con tutti i partiti politici per trovare condizioni di stabilità e di azione“. Il primo ministro caduto qualche settimana fa, Michel Barnier, si è congratulato con il suo successore rivelando di conoscere le qualità e l’impegno al servizio dei francesi del nuovo premier.
”In questo periodo così grave per la Francia e per l’Europa, i miei auguri personali e amichevoli per la sua guida del governo“, ha scritto Barnier in un post sul suo account X.
Non mancano di certo i commenti da parte degli altri partiti. Un esempio è Marine Le Pen: “Dopo una lunga attesa, il presidente della Repubblica ha deciso di nominare François Bayrou a Matignon – scrive su X la capogruppo del Rassemblement national alla Camera. Preoccupati per l’urgenza di proteggere i francesi, gli chiediamo di intraprendere ciò che il suo predecessore non ha voluto fare: ascoltare le opposizioni per costruire un bilancio ragionevole e ponderato. Qualsiasi altra politica che fosse soltanto un’estensione del macronismo, respinto due volte alle urne, non potrebbe che portare all’impasse e al fallimento“.
L’ex primo ministro francese, Gabriel Attal, invece, è convinto che Bayrou abbia le qualità per difendere l’interesse generale e fondare una stabilità che i francesi ormai cercano da tempo. I socialisti, che fanno parte dell’opposizione, restano fuori dal nuovo governo francese. Il leader del Ps, Olivier Faure, afferma che: “Scegliendo ancora una volta un premier del suo stesso campo, il presidente della Repubblica si assume la responsabilità di aggravare la crisi politica e democratica nella quale ha gettato il Paese dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. Come gli abbiamo segnalato e coerentemente, i socialisti non parteciperanno al governo e rimarranno quindi all’opposizione in Parlamento” conclude Faure.
Fonte dell’immagine: adnkronos.com
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